Per progredire in qualunque cammino bisogna dedicarsi al
raggiungimento di mete, superando ostacoli e scoramenti; e senza lasciarsi
troppo entusiasmare dai facili successi. Questi ultimi molto pericolosi perché
fanno perdere il senso della misura credendo che anche il resto sia facilmente
conseguibile; anche se paradossalmente sono i più utili perché forgiano,
forgiano la coscienza poiché costringono a riflettere ed a risollevarsi dopo
essere caduti.
La naturalezza con cui questo avviene è insita nell'animo
umano che per fare esperienza deve cimentarsi con delle novità; più è basso il
grado di difficoltà minore sarà l'accumulo di esperienza necessaria a risolvere
problemi similari.
Ogni cosa ha coscienza di sé limitata al tipo e grado di
esperienza maturata in funzione dell'ambiente e dell'insieme in cui si ritrova
ad operare. Avere coscienza di sé in fondo significa sapere di essere, anche
con le difficoltà insite al proprio stato. Certamente ci sono elementi semplici
la cui natura impone lunghi cicli per apprendere bene delle funzioni, ed
elementi la cui complessità permette di sperimentare con gradi di difficoltà
maggiori perché racchiudono in loro anche ciò che per elementi più semplici si
può considerare vita.
La complessità della coscienza è proporzionale al tipo di
difficoltà cui va incontro, anche perché, per poterle affrontare e superare,
deve essere in possesso di requisiti atti allo scopo. Una coscienza ultrafisica
non saprebbe come muoversi in ambito fisico; una coscienza prettamente
funzionale alla fisicità sarebbe un pesce fuor d'acqua in ambiti in cui la
fisicità non ha motivo di essere.
Le coscienza però si aggregano e si fondono in coscienze di
gruppo, strutture organizzate pronte a salti di qualità assumendo funzioni
diverse.
Il riferimento per una coscienza, qualunque esse sia, è il
gruppo di appartenenza, mentre la coscienza di gruppo fa capo a complessità
superiori racchiudendo in sé qualitativamente il succo delle esperienze
maturate da tutto ciò che la costituisce, ivi comprese le cosiddette coscienze
di elementi semplici; coscienze sempre vive in modo contemporaneo nell'ambiente
più complesso in cui si trovano ma avendo come riferimento il loro insieme, la
loro naturale dimensione.
|