F M O O

fmoo@ottavaora.it

Veto al benessere

5 ottobre  2003

 

Non è possibile vietare nulla da parte di chi non vuole uniformarsi al nuovo piano di coscienza; è solo possibile isolarsi rispetto allo stesso ed alle prospettive di vita che contiene e manifesta. Ciò che si sta delineando appartiene al vissuto della Terra; proprio come della Terra sono le ere che ne hanno caratterizzato la sua trasformazione e la sua crescita come pianeta che prende coscienza del suo essere nel contesto in cui è inserito.

L’evoluzione planetaria apre degli spazi enormi in cui inserirsi e questi spazi durano determinati periodi entro i quali svolgere compiti e funzioni in aderenza a quello che è il piano di sviluppo generale, del quale si fa parte in base a coscienza e capacità. Coscienza che da capacità; la capacità connessa a ciò che si è come consapevolezza di sé; consapevolezza che è un’acquisizione che dipende dal piano di coscienza generale del quale si fa parte a livello di sistema inserito in ciò che consente esattamente quel particolare tipo di coscienza.

La coscienza dell’uomo di carne è inserita nel piano di sviluppo della Terra e matura esperienze in virtù dell’evoluzione che la Terra consegue nel suo stesso essere. Se la Terra muta perché tale è il suo proposito nel considerare se stessa in un ambito più generale che la vede inserita in un processo – sistema che la sorregge e ne permette l’espansione in coscienza, ecco che tutto ciò che fa parte della Terra può adeguarsi se ce la fa, o subire. Se si adegua ne consegue l’inserimento assieme alla Terra in un piano dimensionale proporzionato a tale scopo – sforzo; se subisce continua a fare parte di un sistema che non ha la spinta del qui ed ora e continua a svilupparsi in ambito di una relatività che, poiché relativa, insegue un infinito che non può nemmeno riuscire a concepire perché il suo tipo – grado di coscienza non lo permette.

La lotta che sembra delinearsi, tra chi è favorevole a questa trasformazione in corso e chi non ne accetta neppure la possibilità, è praticamente inesistente perché ininfluente ai fini della trasformazione che avviene a livello planetario.

Un passaggio evolutivo non distrugge ciò che gli permette d’essere tale; lo integra in sé perché parte da tali basi acquisendole in coscienza, così da averne capacità.

L’opposizione pertanto al passaggio dimensionale, alla nuova ascensione, è copione vecchio che si ripete; l’opposizione è un’esperienza che continua a volersi sempre riesaminare per migliorarsi senza riuscire a capire che, poiché ha maturato coscienza sufficiente, il miglioramento sta proprio nell’innalzamento a livello di coscienza che permette una chiara visione e concezione sul da farsi.

La conquista del benessere è subordinata alla ricerca che si compie per ottenerlo e, quando il salto di qualità è possibile, allora bisogna farlo; per non restare nella attesa che sopraggiungano aiuti o elementi nuovi a migliorare una certa condizione di vita quando invece, di fatto, li si è rifiutati.

Reputare un’ascensione di massa inattendibile, in funzione di pregiudizi senza nemmeno provare a lasciarsi andare a quell’intimo sentire che potrebbe invece essere alla base della trasformazione, non può certamente costituire un veto se i tempi sono maturi e la prevedono.

Allinearsi ai tempi prevede inserirsi in un programma di sviluppo comune basato sulla presa di coscienza delle immense capacità di cui gode la vita quando ci si spoglia del concetto che vita è solo la forma nella quale si è contenuti. Questo presupposto frena così tanto da costringere a paure smisurate per la perdita dello involucro contenitore perché lo si reputa la vita stessa. Mentre invece rappresenta il supporto alla vita che una determinata evoluzione offre basandosi su forme di vita che, proprio perché seguono il programma generale di crescita e sviluppo, manifestano il loro involucro che a sua volta si basa su elementi che ne consentono la manifestazione.

In questo processo ascensione è il superamento di uno stato di coscienza per, inglobandolo e quindi acquisendolo in consapevolezza, passare ad uno stadio superiore; più profondo e più nella capacità d’esprimere vita in maniera collettiva.

La collettività esprime sempre un sentire comune, o per lo meno quello che accomuna i più. Oggi la collettività basa la sua esistenza sulla ricerca e l’ottenimento di un tipo di benessere che appaghi quotidianamente; e questo spinge a trascurare chi dello stesso benessere non ne gode perché privo di un sistema economico atto a sviluppare tale possibilità.

L’isolamento sociale che ne consegue, fa emergere in modo chiaro che l’epoca del consumismo non tiene in debita considerazione valori la cui base non è certamente il profitto economico. Ciò spinge a disertare l’approfondimento di temi che tendono a creare i presupposti per un vero benessere comune basato sulla equità e la fratellanza tra i popoli e tra gli uomini.

La necessità di definire questo nuovo stato di cose è molto imbellente e segue il ritmo delle innovazioni a livello planetario.

La qualità della vita segue i condizionamenti che la vita stessa sembra dovere imporre attraverso quei pochi che, decidendo per tutti, indicano la traccia che imposta i valori. Valori che vanno dalla sopravvivenza al benessere e, più diventa alto in senso che l’individuo dà alla vita, così cresce l’esigenza del benessere.

Molto spesso la mancanza di benessere trova sfogo in ambito spirituale dove si cerca rimedio ai molti mali che affliggono società ed uomini; ed il senso della spiritualità sembra, infatti ed in fondo, tracciare le sorti e le aspettative degli uomini sulla Terra.

Quando il senso della vita si fa forte e la sete del vero benessere viene percepita non più da quei pochi ma da tanti, e questi tanti diventano anima pensante della Terra, può scattare la molla che permette la trasformazione in uomini e coscienze dando il giusto senso che l’equilibrio cosmico implicitamente trasmette a tutti e ad ogni cosa nel doversi portare in linea con ciò che la vita manifesta a livello cosmico. Cosa questa che prevede il superamento dello stato egoico e di tutti quegli attaccamenti nei quali invece sembra che l’uomo abbia riposto speranze ed aspettative.

Il vero benessere implica pertanto una coscienza espansa all’universo e non ai puri beni materiali con aspettative spirituali che vanno otre la forma fisica e la permanenza sulla Terra.

L’uomo può e deve acquisire il suo vero stato di benessere personale e collettivo basandosi su quanto di meglio la Terra, in automatico, gli offre per la sua sopravvivenza a livello fisico; basandosi su quanto di meglio la Terra gli offre a livello energetico per una crescita in armonia con piani di sviluppo che prevedono l’inserimento dell’uomo nello spazio in quanto cittadino cosmico; basandosi su quanto il cosmo stesso è in grado di offrirgli per far sì che l’integrazione abbia il necessario successo e l’universo venga vissuto come casa comune dove pacificamente convivere.

L’alleanza tra popoli porta a reciproci benefici; l’alleanza tra mondi ne amplifica la portata perché fa considerare la vita dovendo tenere conto di dimensioni diverse in cui la capacità che si acquisisce può essere sfruttata per migliorare livello e tenore di vita anche a livello fisico e molecolare.

La qualità della vita cambia quando cambiano i presupposti che ne regolano flusso ed indirizzo. Questi presupposti ora non sono più in mano di quei pochi che per un loro limitato, limitante e limitativo scopo avevano interesse ad uniformare le società in base a territori, nazioni, denaro, lusso e religioni contrapposte. C’è ora un nuovo senso che la vita stessa prevede ed impone perché l’uomo, per potere essere un uomo nuovo che s’affaccia con diritto nello spazio, deve acquisire quel benessere che, dandogli tranquillità ad ogni livello e condizione, lo rende libero di essere ed agire per se stesso considerando in automatico i suoi simili ed i suoi fratelli cosmici verso i quali nutre rispetto, stima ed incondizionato Amore; perché si è ora nell’era dell’Amore.

Certamente l’uomo dovrà conoscere, percepire e concepire questo tipo di Amore e quanto sia importante avere ruoli nell’espansione dinamica che l’universo esercita sui mondi dando loro la capacità di reggersi in maniera autonoma per formare una coscienza veramente universale a base e sostegno di quella struttura che è la vita manifesta, e non per chi ancora non la concepisce tale.

L’uomo è ormai proiettato e proteso verso la scoperta delle sue dimensioni interiori che, srotolate, gli consentono via via di penetrare l’universo e la vita contenuta nello stesso attraverso mondi e dimensioni parallele. Dimensioni che sincronicamente interagiscono con l’uomo che accede alle stesse dall’interno del suo essere.

Perforare l’universo per esplorarlo in profondità è condizione possibile per chi acquisisce scienza della sua coscienza e, compresone il meccanismo che la regola, può adoperarne il progetto per portarsi dove la vita ha bisogno che qualcuno dia un prezioso contributo; e per portarsi dove prendere i preziosi contributi che altri sono propensi a dare.

Quando si entra nell’era dell’Amore è la vita stessa che cambia cambiando uomini ed anime. E senza che nessuno abbia ad opporre veto alcuno che è meno che niente, ed anzi strumento per la sua automatica autoeliminazione dal processo ascensionale che sta portando la coscienza umana sulla corretta frequenza vibrazionale per concepire, vedere e vivere una vita dove il pianeta stesso è esploratore spaziale e non più soltanto luogo e dimora per una ormai stanca fisicità. 

 

indietro

home