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Stabilire un rapporto

22 maggio 2004

Il modo in cui l’increato si esprime generando la sintesi annulla le ripartizioni mentali che prevedono la continuità della forma per addivenire prima alla coscienza e successivamente, solo successivamente, all’anima.

Forma coscienza ed anima rappresentano tre passaggi che, se disgiunti, non consentono l’identificazione dell’io con ciò che, oltre il velo dell’imperturbabile Sé, è la natura essenziale dell’essere. Armonia che è manifesta solo a chi coglie l’essenza estatica che un corpo fisico, ed una mente ancora sterile, non possono presupporre nemmeno come realtà loro estranea. Ma ben per questo realtà vera ed essenziale oltre i limiti del finito e della probabile o possibile comprensione.

Stabilire un rapporto diretto e costante tra l’io ed il Sé è la prima condizione necessaria per iniziare a comprendere, toccando con mano, che la realtà va ben oltre le possibilità che la percezione fisica offre e la mente accetta.

Toccare con mano la propria essenza nutre la mente di linfa nuova e la conduce sempre più a ridosso di un mondo nuovo, dove può iniziare ad esprimersi in modo diverso coinvolgendo nella sua azione tutto ciò che necessita per la realizzazione.

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