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Regole e possibilità 3 ottobre 2003 Entrando
in un nuovo mondo si è obbligati al rispetto di regole che permettono a
quel mondo di vivere in armonia. Del
resto in questo nuovo mondo si entra per scelta e per capacità. Il che vuol
dire che si è pronti per l’apprendimento proprio di quelle regole che
consentono l’adeguamento e permettono di armonizzarsi con lo stato di
coscienza che viene sperimentato. Sperimentare
attraverso la coscienza ha un duplice significato: si può essere succubi di
uno stato del quale non se ne comprende appieno il significato, oppure in
grado di concepire che la vita è un insieme unico che viene concepito
sempre meglio e sempre più in profondità in base a come ci si pone con se
stessi. Con se stessi nell’interiorità che si è, cosa questa che
certifica che tutto è già dentro di sé ed occorre solo trovarlo;
scoprirlo sbrogliando dimensioni per, entrandovi a fare parte, accrescersi
delle capacità che consentono di abbracciare in sé tutto l’universo.
Esattamente tutto l’universo. Questo
passaggio che la coscienza compie, quando dalla ricerca di chi è si porta
nella capacità di cosa è, è l’ingresso nella Vª dimensione. Capito
cosa si è bisogna vivere nel modo attinente; quindi all’interno di un
sistema strutturato sull’energia sottile e regolato da una coscienza
unitaria della quale bisogna gradualmente acquisire capacità per essere
vivi nell’universo. Spaziare
nei mondi paralleli è possibilità della Vª dimensione; però bisogna
comprendere cosa significa e come farlo, anche perché non si ha ancora
confidenza con l’energia che si è. Per
questo le regole vanno rispettate; ed usate perché attraverso loro si
sfruttano le possibilità connesse al nuovo stato d’essere. Come
sempre la regola obbliga e permette: obbliga al rispetto se si vuole fruire
di qualcosa e parimenti consente di poterla fare. Ma
questa è solo una precisazione formale perché chi entra in Vª dimensione
di fatto ha superato il bisogno dell’asservimento: è libero di essere,
perché per sua autonoma volontà va a fare parte di un mondo che si è
scelto. L’alternativa
era restare in quel mondo che conosceva bene e che in fondo lo salvaguardava
da dovere decidere su temi importanti quali la vita nello spazio e
l’esplorazione di mondi paralleli. Per
chi va a fare parte di una nuova condizione è estremamente importante
comprendere come muoversi e cosa fare, perché solo così può costruire
nella nuova Terra quei sistemi energetici che man mano diventano riferimento
su cui basare, come collettività, scelte e decisioni. L’appartenenza
in Vª dimensione implica contemporaneamente due condizioni: essere presenti
sul proprio pianeta e nella dimensione in cui si esprime. Cosa questa che
consente di muoversi in funzione di ciò che la Terra, la nuova Terra,
concepisce dello spazio in cui va ad affacciarsi. In
pratica si diventa viaggiatori spaziali per sperimentare la conoscenza
energetica di cui si è in possesso, dovendosi misurare con la propria
capacità nel saperla usare.
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