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Procreare se stessi 20 luglio 2004 Per
sciogliere un sigillo si deve avere l’autorità necessaria a farlo. Non
tutti possono operare in un campo minato qual è il piano eterico, anzi. Se
vogliamo è molto più semplice interagire col piano animico piuttosto che
con quello eterico. Perché, chi riesce, ha già superato un ostacolo
formidabile qual è la fisicità (per l’uomo) nei confronti del piano
eterico. Ciò
detto e premesso bisogna ora considerare il modo in cui è possibile
sbilanciarsi verso un piano energetico diverso da quello fisico, ma
familiare anche se a livello inconscio. La
mancanza di consapevolezza è legata e connessa alla mancanza di
conoscenza di cos’è il piano eterico ed il modo in cui lo stesso
esprime la vita. Chi
abita il piano eterico è un’energia più sottile rispetto a quella
fisica. È
un’energia non ancorata alla fisicità e ben per questo non risente
delle rigide regole che la mente impone al corpo quando sa di trovarsi in
un ambiente dove la manifestazione è condizionata dal tempo che,
scandendo il ritmo, vincola il procedere al flusso terrestre subordinato e
coordinato dal sistema solare. L’uomo,
legato alla coscienza della Terra, si esprime attraverso il corpo (ancora
e sostegno per la sua stessa vita) e quindi attraverso la fisicità perché
è quello che ha finora consolidato come consapevolezza. La
coscienza dell’uomo ha finora questo tipo di capacità e si sta
esercitando con sue possibilità superiori che riguardano il tempo e
l’assorbimento (del tempo stesso) nel proprio essere. La
maturazione di questo evento consentirà all’uomo nuovo di essere
un’entità quadridimensionale integrata che può operare in una
dimensione superiore per così gradualmente farla sua fino a consolidarla
in sé per procedere ancora oltre. Il
tempo rappresenta quindi al momento il superamento della morte o ciò che
caratterizza la sua (della morte) esistenza. Il
tempo integrato in se stessi consente di essere oltre; vivi in
quell’oltre che invece (subendo il tempo) si raggiunge solo dopo la
morte fisica. Il
tempo è la componente attiva che, integrata nella fisicità, sprigiona
un’ energia particolare, la sua essenza, che consente di essere sempre.
Vivendo in una realtà dove la normalità è questa senza che nessuno
abbia a stupirsene perché infatti ne ha coscienza. Coscienza con relativa
capacità. Tempo
e morte sono due aspetti da consolidare in se stessi perché,
appartenendo, determinano l’uomo nuovo. Fanno sì che l’essere umano
agisca con una consapevolezza diversa alla luce di ciò che è (e che
vive) oltre la sola sfera terrestre. Oltre
di cui fa parte l’eterico che, proprio per questo ed anzi, ha tutto
l’interesse a collaborare con l’uomo per, fondendosi, dar corpo a
quello modifiche che possono essere e saranno geneticamente acquisite
dall’uomo nuovo. Acquisite
e trasmesse per concretizzare una realtà capace su un piano dimensionale
dove lo sviluppo non prevede la procreazione ma la generazione di entità
atte ad assumersi compiti sempre più aderenti all’unicità della
coscienza ed alla capacità dell’essere. Per
generare fondendosi procreando se stessi. E per libera scelta.
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