F M O O |
||
Le infinite proiezioni; perchè nell'eterico si è costruttori - creatori 20 settembre 2004 Libero
arbitrio, visto come effettiva possibilità di esprimersi per ciò che si
è (e quindi capaci di sbagliare scelta anche quando interiormente
qualcosa vibra come a voler indicare una strada diversa, una strada
alternativa come minimo da valutare), è tema che riguarda l’oltre,
quell’oltre che l’uomo non comprende e che l’eterico esprime. Oltre
dove infiniti mondi nascono in funzione di scelte prese, e che continuano
ad esercitare potere fin tanto che c’è chi dona potere tramite
l’attenzione e la partecipazione ad un illusorio che è pura realtà per
chi, vivendola, la constata come vera. La
realtà di questi mondi è a livello di pensiero che non ha bisogno della
materia per esprimersi. Questi
mondi vivono in una diversa densità del pensiero e non hanno energia
sufficiente per manifestarsi. Anche perché non ne hanno bisogno. La loro
è già manifestazione a quel livello, che è tale proprio per permettere
alternative; varianti in tema di libero arbitrio e possibilità. Le
possibilità della vita sono infinite, ed infiniti sono i mondi che le
racchiudono ed esprimono. La
materia per esprimersi deve conoscere se stessa, questi mondi no; non ne
hanno necessità. Esprimersi
attraverso la materia prevede un distinguo ed una condizione. Si diventa
energia capace di manifestarsi e si accettano le condizioni che tale piano
prevede. Questo
distinguo comunque avviene nei confronti del piano che si lascia per
essere presenti e capaci nella fisicità. Presenti e capaci di operare in
modo autonomo anche se facenti parte di collettività che si esprimono in
modo similare per produrre quelle possibilità che non sono altro (nel
loro contesto, contenuto e varietà) che varianti ad un tema espresso da
molti. Le
possibili varianti di un pensiero sono manifestazioni che esprimono altri
solo perché non si riesce a considerare il tutto come una propria
intrinseca capacità; quell’unicità cui tutto fa capo e che diventa
“materia” per doverlo comprendere. Il
tema del libero arbitrio è così vasto da risultare incomprensibile se lo
si limita al solo proprio operato ed alle possibili alternative non
costruite solo perché si è preferito percorrere una via diversa. Diversa
da quella che spontaneamente viene sempre incontro e che se la si coglie,
anche se pare difficoltosa, pesante e la più difficile, è quella che
tiene conto di tutto perché flusso del tutto.
|
|