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Un'idea

10 dicembre 2004

Guardarsi dentro può significare dare una svolta alla propria vita.

Troppo presi infatti da ciò che li circonda e dalla lotta per la sopravvivenza, molto spesso, quasi sempre, gli uomini non s’accorgono dell’enorme patrimonio che possiedono.

La coscienza umana, piccola interfaccia di un mondo superiore, lega la vita alla forma e collega il piano dell’esperienza con quello delle idee.

Ogni cosa per essere attuata deve essere pensata; deve avere come propellente un’idea da cui prende forma per manifestare un certo tipo di realtà.

Nella manifestazione ci vuole coerenza, ma questo è compito delle idee. Un’idea non può esprimersi in manifestazione senza il supporto e la coerenza di un processo che ne accerti la sintesi e ne avvalori il significato.

Quando si parla di idee si pensa a cose semplici, e così può essere. Ma non è detto che bisogna limitarsi a questo.

Un’idea può anche ben essere la manifestazione in Terra di un uomo nuovo. O anche antico se vogliamo purché attuato. Attuato nella sua componente anche eterica senza la scissione che al momento caratterizza ancora la figura umana rendendola presente in due dimensioni senza la consapevolezza cumulativa.

Definire il modo in cui questa fusione deve avvenire caratterizzando l’uomo nuovo è la manifestazione dell’idea che necessita del supporto e del sostegno di quella struttura umana già predisposta in questo senso. Predisposta a livello intellettivo di accettazione ed attuazione, perché a livello fisico i presupposti ci sono già. Ci sono tutti.

Ecco che allora sperimentare questo tipo di realtà diventa essenziale per costituirla. Diventa necessità imbellente perché rientra come caratteristica necessaria in un processo più ampio, un processo di cambiamento che non coinvolge l’uomo soltanto. Un’idea questa ancora più complessa ed in fase di esecuzione.

L’uomo nuovo non è soltanto comunque una figura necessaria per presenziare un certo tipo di realtà. È anche la realizzazione dell’uomo terreno nella sua più grande aspirazione: superare la soglia che divide la vita dalla morte senza dover morire. Senza dover più morire per accertarsi di essere vivo ancora.

Guardarsi dentro quindi non vuol solo dire autoesame di un percorso già fatto. E nemmeno ascolto e percezione di ciò che perviene dall’oltre, da parti più sottili di sé. Può ben essere scoprire come veramente si è anche a livello fisico se ci si vuole riunificare con la propria sostanza eterica.

 

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