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La grande rivoluzione

12 agosto 2002

 

Ovviamente c’è una grande rivoluzione in corso.

Ciò che prima era in attesa può ora esprimere il suo potenziale poiché è arrivato il tempo.

Ora è il tempo del rinnovamento totale, quello che coinvolge tutti ed ognuno indistintamente. Quello che vede la Terra rinnovarsi affinché i suoi figli si rinnovino in lei. In lei e nell’universo perché tramite questo passaggio glorioso possono prendere parte veramente attiva al processo stellare che li coinvolge al pari degli altri abitanti coscienti dell’universo.

La coscienza stellare dipende dal sentirsi figli della luce ed il passaggio è glorioso proprio perché, per essere figli della luce, bisogna vestirsi del corpo glorioso dello spirito fatto di luce.

Il corpo glorioso di luce è una conquista. Non lo si ottiene senza l’ascesa volontaria nella dimensione del cuore dove si è tutti fratelli nello spirito che è vivo in ognuno.

Fratelli nello spirito significa essere compartecipi dell’azione unica che lo spirito esprime tramite i suoi figli. Significa partecipare con coerenza e con coscienza all’ampio processo che coinvolge la materia per far sì che la materia stessa attui il suo passaggio qualitativo nella spiritualità. In quella luce che rende evidente la propria origine divina poiché accerta che lo stato naturale di ogni cosa è pura luce. La mancanza di consapevolezza appesantisce l’origine divina fino a farla diventare materia soltanto.

Il cammino che la materia compie per ritrovare la sua origine è di consapevolezza attraverso la coscienza che, aprendosi sempre più alla sua naturale propensione, scopre lo spirito vivo in sé.

L’uomo sta oggi facendo proprio questo passaggio. Sta lasciando la sua coscienza di materia e si sta avventurando nella dimensione della anima dove l’amore è datività crescente di sé a favore di chi non ha ancora concepito questa verità. La materia non la ha ancora concepito e compito dell’uomo è la sua spiritualizzazione.

È una coerenza crescente quella che avviluppa i mondi nella certezza dell’Amore che lega tutto perché sempre fa dono di Sé.

Il Divino Amore è spirito, luce di pura consapevolezza e da qui la multidimensionalità che, fino a che non viene concepita, viene vissuta in maniera relativa ad ogni dimensione senza che le stesse determinino una unica centralità. Essere centrati infatti significa essere consapevoli della propria condizione sapendosi multidimensionali integrati nell’assoluto. Presenti veramente nel presente, in quell’ora che assorbe il tempo ed esalta la realtà. Contemporaneamente presenti in ogni dimensione sapendo di avere un compito da assolvere in ognuna di esse che è immediato e non progressivo e dinamico nel tempo. Avendo quindi consapevolezza che un unico raggio di luce attraversa tutte le dimensioni e le permea in maniera funzionale al loro stato. E che si è il raggio di luce e non la presenza nelle stesse dimensioni.

Essere un raggio di luce che proviene dalla Fonte significa realizzarsi nella luce dando ad ogni raggio la capacità di differenziarsi come meglio crede attraversando e determinando ogni dimensione e di essere totalmente identico ad ogni e qualunque raggio della Fonte.

Raggi emanati da un unico centro, il proprio stesso centro, quel centro di sé che ogni cosa possiede e che illumina in maniera funzionale alla coscienza o alla consapevolezza che si ha di essere. Fino ad essere uomo. Cosa questa che riguarda la coscienza della provenienza e la consapevolezza dell’essere assoluto. Uomo relativo in espansione o uomo multidimensionale che si integra nel suo ruolo già in questo momento agevolando se stesso, la Terra e la materia a vestirsi di luce e glorificarsi nella luce.

Saper riconoscere il proprio ruolo è indice di maturità, ciò che produce il passaggio dallo stazionamento in una dimensione a quella successiva che amplia la visione e la coscienza. Solo che, quando si arriva alla dimensione del cuore, allora c’è la vera metamorfosi, quella trasformazione che rende l’uomo un essere di luce. Per illuminare il cammino all’altrui comprensione, proprio come la luce impone e gli esseri di luce manifestano.

E così l’uomo prende e dà. Diventa filtro che assorbe luce di consapevolezza per istruire la materia di cui è sintesi al ruolo superiore verso il quale è indirizzata se sa riconoscere il suo raggio di luce che per lei è l’uomo.

L’uomo, centrato nel suo centro, diventa strumento della luce per la redenzione della sintesi. Per il risveglio e la redenzione di quella coscienza di materia che deve maturare il suo passaggio.

Un passaggio dimensionale è sempre un grande avvenimento. È una gran festa che coinvolge la dimensione che lo esprime e quella che lo permette, con la testimonianza dell’intero universo che ne prende atto. Prende atto in questo caso che la Terra può offrire luce perché sa vestirsi di luce. Perché l’uomo non abbandona la Terra per fare il suo salto di qualità, non ha bisogno di abbandonarla visto che la Terra stessa può ora esprimere contemporaneamente tanti figli capaci di attuare il passaggio. Perché proprio la Terra è capace di far germogliare quelle genti che in sé hanno la capacità dell’assoluto perché si sentono raggi di cotanta centralità.

Tutto è in linea. I tempi sono pronti ed il cammino si appiana. Si destano le coscienze e sorgono le antiche genti ad indicare che non è più tempo di possibilità: ora è tempo d’attuare la realtà.

Realtà è la vita che si esprime e la luce la mostra nella sua integrità: profonda, totale, assoluta. Proprio come l’uomo multidimensionale che in questo modo partecipa integralmente alla realtà.

L’uomo si integra con la sua coscienza quando è consapevole della propria essenza che è luce, pura luce.

L’uomo è luce, l’atomo è luce, l’universo è luce: ciò che cambia sono frequenza ed intensità delle loro coscienze o della coscienza unica in cui il raggio dello spirito si esprime dando la giusta e consapevole capacità.

Tutto arriva a compimento perché nella luce tutto è compiuto. Si è soltanto per dare specificità proprio a questa verità. E ci sono le ascensioni. Esistono i piani di coerenza e di trasformazione della sintesi in essenza della sua specificità. Ci sono gli uomini e gli esseri di luce, ciò che gli uomini non sanno ancora di essere già. Ed allora gli esseri di luce si donano per fare in modo che si adempia la realtà. Perché il loro compito, il loro essere, è la datività. Ciò che l’uomo deve dimostrare d’essere in grado di offrire ad ogni sua stessa specificità. Deve trasformare il suo corpo terreno in corpo di luce dando agio alla carne ed alla materia tutta di vestirsi di luce proprio perché carne e materia concepiscano la luce che l’uomo offre loro nella sua datività.

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