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Dignità

24 febbraio 2004

 

Riconoscere gli altri.

Riconoscere agli altri pari dignità. Riconoscerla a tutti.

Accettare la dignità come bene universale che, condiviso, permette di vivere in armonia.

La serenità dei popoli è l’indispensabile condizione che permette alla Pace di germogliare nei cuori e nelle coscienze di chi, così, diventa cittadino del mondo.

La Pace nel cuore è conquista personale.

Pur tuttavia deve diventare condizione generale per stabilizzare la frequenza che caratterizza la Vª dimensione. Nel senso che ne permette la sopravvivenza.

Il lavoro che va fatto in Vª dimensione è superiore a quello di essere portatori di pace. Bisogna infatti apprendere a saper amministrare l’Amore con saggezza.

Il presupposto però è essere sempre in pace con tutti, ed essenzialmente con se stessi. Così da non dover rifiutare nulla di sé alimentando un inconscio che puntualmente reclama tributi.

Un inconscio che giustamente reclama tributi perchè, energia vitale, gli sono indispensabili per alimentarsi e sopravvivere.

Riassorbire l’inconscio è come ripulire qualcosa facendo sì che brilli di luce propria, e questo è possibile per ognuno. Anzi è facile, visto che la Terra stessa lo sta facendo per sé.

L’inconscio della Terra del resto non può che essere quello collettivo per la umanità e per qualsivoglia “gene” che sulla Terra vive e produce. Pertanto è una vera e propria dimensione dove “soggiorna” tutto ciò che la Terra produce energeticamente (e qualunque attività umana è attività energetica della Terra).

Come in ogni dimensione anche in questa ci sono vari strati, proprio come per l’uomo dove non è uniforme il modo di essere, credere e pensare.

E “sempre uomini” sono i trapassati che, finita l’esperienza in Terra, continuano ad essere, credere e pensare. Alimentando l’inconscio che stabilizza la Terra in una frequenza energetica che permette alla sua fisicità di essere, credere e pensare. Perché l’inconscio collettivo è coscienza della Terra. Coscienza che la Terra sta ripulendo per conquistare la Pace interiore, la Pace nel cuore.

E se la Terra lo sta facendo, l’umanità deve farlo per forza.

Il cammino dell’uomo diventa collettivo perché la Terra va a fare parte di un nuovo circuito di interessi e valori.

La Terra fisica si trasforma in Terra animica. Diventa cioè corpo celeste consapevole del suo essere; del suo stato d’essere.

Riconoscere alla Terra la sua dignità spirituale, consente all’uomo di aderire a questa coscienza divenendo sincrono con il moto che la Terra s’appresta a compiere.

La dignità umana, basata sul rispetto, può fare una conoscenza diversa basata sulla tolleranza. Cosa che permette agli uomini di crescere e capire mentre c’è chi si occupa e preoccupa che tale crescita sia propedeutica per ciò verso cui sono proiettati come cammino evolutivo spirituale.

L’uomo può iniziare ad assumere tale ruolo nei confronti di “altri” permettendo loro di crescere e capire. Può cioè iniziare a partecipare (frequentando la scuola che gli consente di saper amministrare Amore con saggezza) ad una vita comune diversa. Dove il suo ruolo non è di supremazia o predominio nei confronti di coloro che gli vengono “affidati”, ma di comprensione e tolleranza  per permettere loro di crescere ed evolvere così come è stato permesso a lui stesso.

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