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Attingere dalla fonte 25 maggio 2004 Esiste
un modo per attingere l’energia direttamente dalla fonte, da se stessi,
perché la fonte non è un “luogo” esterno al proprio essere. L’energia
della fonte, essenza per il nutrimento dell’anima, sempre attiva poiché
indispensabile alla vita, è il seme che fa germogliare ogni cosa. Ogni
cosa può, in funzione di come concepisce, fruirne anche in maniera
inconsapevole perché è l’elemento vitale cui tutto soggiace e vive per
essere. Potere
attingere l’energia direttamente dalla fonte dipende dalla
consapevolezza; e cioè da come ci si pone essenzialmente nei confronti di
se stessi. Perché se si dubita nulla avviene. Attingere
l’energia direttamente dalla fonte consente di rimanere ancorati,
saldamente ed in modo indissolubile, a quella parte di sé che, viva oltre
lo spazio tempo, ne fonde il flusso scandendo il ritmo di pace, serenità
e benessere. Stabilire
il modo in cui essere sempre in congiunzione con il sé più profondo così
da nutrirsene cogliendo l’energia madre in modo reale, è la parte più
difficile da attuare; anche se in fondo resta incredibilmente semplice. Attivare
i sensi a questo scopo significa cogliere dentro di sé delle verità
insite e nascoste. Verità che geneticamente esistono nella struttura
umana ma che abbisognano di un particolare risveglio per potere essere
operative. Sollecitare
il risveglio è il compito di chi vuole allinearsi con il nuovo piano di
coscienza ed esistenza che pervade la Terra coinvolgendola in ogni sua
parte. È il compito di chi vuole allinearsi ad una più profonda
frequenza della vita costruendo in sé la stessa frequenza così da essere
in sintonia; e nella condizione ottimale di risiedervi stabilmente. Senza
pertanto dover fare salti quantici e di trascendenza per potervi
saltuariamente accedere. Questa
nuova frequenza, già in essere ma percepibile in stati di coscienza
diversi dalla fisicità (quindi nuova rispetto alla normale percezione
dell’uomo fisico), rappresenta il nuovo piano d’appoggio della mente
umana. Serve
cioè come base su cui edificare la nuova realtà. Una realtà che
s’affaccia al nuovo perché va a far parte di un sistema
quadridimensionale integrato, dove si ha completa padronanza e dello
spazio e del tempo. Si è nella capacità del proprio essere superiore
perfettamente in linea con l’equilibrio cosmico perché ne distribuisce
portata, intenzione e stabilità. Attingere
da se stessi diventa estremamente semplice se si hanno chiari i passaggi
che bisogna compiere per collegarsi con quella parte di sé che, eterna,
è ben per questo oltre la dualità; oltre tutto ciò che la dualità
offre e può produrre. Il
nuovo stato di capacità va conquistato e coltivato, così da riuscire a
mantenerlo vivo nutrendosi dello stesso. E
questo fa la differenza. Man
mano che si attinge l’energia madre dalla propria fonte, e ci si nutre,
si permette il suo fluire che, entrando in circolo, adegua ogni parte a ciò
che ogni parte deve attuare nel nuovo piano di coscienza. Evitando
le interferenze tipiche della dualità, e cioè posizionandosi nella
frequenza che dà libero accesso all’energia sempre eterna e non
condizionata, è questa stessa energia che interviene ad inserire il
necessario in una coscienza che può così ascendere ad un suo più alto
grado di capacità; al suo essere superiore. Ascensione
è tutto ciò che riguarda l’elevazione ad un piano di coscienza
energeticamente più sottile e dove via via avviene la trasmutazione per
l’avvicinamento al Divino Amore. Il
cammino di consapevolezza verso l’Amore si nutre per l’appunto
dell’energia pura della fonte, l’energia del Divino Amore. |
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