14 ottobre 2004 Senza
voler creare allarmismi c’è da considerare quanto segue. La
situazione generale a livello mondiale sta subendo notevoli contraccolpi a
causa di guerre, terrorismo ed attentati vari. Ogni
tipo di dialogo interreligioso (fatte salve le apparenze dove a nessuno
conviene schierarsi contro) sembra non produrre nessuna stabilità; e
nemmeno forse un armistizio nell’attesa che le menti capiscano meglio
spirito e spiritualismo. In
seno alla convergente (convergente perché tali erano le aspettative) new
age s’è radunata un’accozzaglia tale di pensieri ed interessi da far
crollare ciò che invece avrebbe dovuto produrre. La
teoria dei quanti (e la fisica quantistica in generale) non assolve al
compito che vuole la particella unificata; dove luce vuol dire tutt’altra
cosa rispetto a come ancora la si vive e subisce. L’osservatore
neutro, che sembra essere l’origine e la causa della mancanza di
perfezionamento di qualunque teoria (fisica –religiosa – filosofica –
psicologica ed in ogni caso di natura mentale) voglia accendere un lume
chiaro verso l’aldilà (tale da indicare la via a quanti reputano che
possa risolvere tutti i quesiti che al momento versano ancora in uno stato
di apatico abbandono e futile speranza), è esso stesso una speranza.
Interfaccia di una illusione che non fa considerare la vera natura
dell’essere per mancanza della condizione che rende possibile la
partecipazione ben oltre il limite in cui l’osservatore stesso ha margine
d’azione (e per azione si deve intendere la sua totale neutralità, pena
il decadimento dell’osservatore medesimo). La Terra (il pianeta Terra) sta subendo un’accelerazione a livello vibrazionale che le perviene da una zona d’ombra non conosciuta dall’uomo per mancanza di capacità di interconnettersi con dimensioni (stringhe dimensionali) che fanno parte di un diverso assetto dell’energia luce; e che pertanto non producono energia-materia così come l’uomo la intende e concepisce. La
vibrazione di assestamento che la Terra (per conseguenza) sta producendo per
sopravvivere (allineandosi del resto a ciò che le viene imposto dalla sua
natura interconnessa con la zona d’ombra - luce diversa che si fa
viva e partecipe del piano evolutivo di sviluppo della Terra stessa),
costringe (e costringerà) tutto ciò che fa parte della Terra (fisica ed
eterica) ad assorbire radiazioni la cui valenza non è indolore a livello
fisico (molecolare, psicologico e di adattamento per cui ogni specie deve
produrre il suo meglio), eterico, animico e spirituale. Queste
radiazioni (provenienti dalla zona d’ombra che appare come ammasso
stellare perché cela alla vista la consistenza di una luce diversa che
prende forma in funzione di cosa vuol dimostrare, ma senza però avere la
necessità del relativo apprendimento ad essere tale) apportano (sempre)
crescita e benessere trasformando l’intelligenze con la quale vengono a
contatto; e che, aprendosi al flusso, si rigenerano acquisendo linfa diversa
(diversa perché diversa è la provenienza, così come sono diversi gli
scopi che devono essere realizzati). Tutto
ciò che prima sfuggiva alla vista ed alla percezione di esseri tarati in
funzione della permanenza sulla Terra soltanto (e quindi con sensi e
coscienza funzionali a tale ambiente) inizia ad apparire perché diventa
attiva (tramite questo afflusso di luce) una loro parte da sempre
interconnessa con le profondità dell’universo ma che poteva manifestarsi
all’uomo (alla coscienza dell’uomo) solo attraverso la trascendenza (e
quindi con l’esclusione della parte prettamente fisica, quella
più radicata sulla Terra in termini fisici e fisiologici). La
sollecitazione che la nuova luce riversa e sulla Terra e su tutto ciò che
la compone (uomini compresi) è la stessa che il Sole riceve da sempre e che
poi riversa (in modo essenzialmente fisico sotto forma di calore) a chi la
coglie (dopo averla però trasmutata con la sua coscienza solare che è di
datività, e quindi su un piano di sviluppo più profondo, superiore e più
profondo, rispetto a quello terrestre). Ciò
che appare, appare perché diventa visibile l’energia neutra concepita
come spazio vuoto perché non ancora animata dal pensiero creativo di chi
con al sua conoscenza (e coscienza) può percepire solo ciò che la Terra
gli passa filtrato dalla sua coscienza (e la Terra può passare solo ciò
che concepisce). L’apertura
della Terra oltre il Sole è la chiave della svolta perché, aprendosi, la
Terra elimina le barriere (suo inconscio) di protezione generate nel tempo a
tutela della sua integrità per difendersi da ciò che (non concepito e non
ancora concepibile) costituiva pericolo; e che ha generato il suo corpo
energetico, di cui le griglie che bloccavano la nuova luce (nuova per
l’uomo) e zona d’ombra (buio) per la coscienza della Terra. Per
questo è necessario ridefinire parametri che, nuovi, potranno costituire un
riferimento verso cui appoggiarsi per conseguire determinati processi il cui
fine è l’apertura della coscienza nella Terra (e umana in particolare)
verso una profondità prima non concepita e men che meno ispezionata. Ovviamente
si tratta di allinearsi alla nuova luce facendo sì che la realtà ne prenda
atto modificandosi. Fino ad essere sincrona con la realtà cosmica che la
compenetra e della quale ora può avere certezza. Il
passaggio non può essere indolore perché la coscienza umana in particolare
non è uniformemente allineata verso la sacralità della vita e della
esistenza. Non concepisce ancora che il valore universale, il bene
universale, è l’ immortalità di cui ogni cosa (ogni cosa, proprio tutto)
è dotata e che deve (tale era ed è il compito sulla Terra) essere
riconosciuta, accertata e praticata per potere essere operativa a livelli più
profondi della esistenza. Più profondi perché questi livelli concepiscono
meglio la vita e non hanno la necessità di doverla affermare affrontandola
nella fisicità che la Terra espone ed impone. E propone a chi decide di
arrivarvi in quanto anima dativa (per meglio far comprendere la vita e
l’universalità della stessa) o anima che cerca di dimostrare a se stessa
di essere capace di riuscire dove tanti (tante) invece falliscono. Ciò
che conta comunque è sapersi destreggiare e saper riconoscere in sé quella
forza che proprio la nuova luce rende attiva. Perché il punto è solo
questo. Ed è un fatto di preparazione. Un fatto di preparazione e
conoscenza. Ecco
perché il passaggio non può essere indolore. Implica una libera scelta che
per esserci abbisogna della dovuta conoscenza; e del momento e del tipo di
realtà che si va ad edificare. Certamente
il risveglio sarà accelerato. Tutto dovrà subire degli scompensi necessari
a stabilire un’apertura verso ciò che invece resterebbe incombente e per
certi versi disastroso specialmente a livello psicologico. Il
risveglio è una condizione necessaria perché, preludio per una possibile
scelta, offre la possibilità di salire per tempo sull’astronave di luce
che la Terra diventa allorché decide di abbandonarsi ad un sistema (nuovo
per lei) che è pronto ad accoglierla e veicolarla (attraverso la nuova
luce) dove la realtà è (per lei e per l’uomo) tutta da costruire. Ecco
che allora tutte le fibrillazioni della Terra, e siamo solo all’inizio,
hanno il loro motivo di essere. Ecco
che dunque l’informazione e la relativa conoscenza non possono che
produrre certezze verso un futuro così prossimo che definirlo imminente e
solo un termine riduttivo. |