Soli

13 dicembre 2005

Durante la maggior parte del giorno ognuno è solo con se stesso; nella mente con i propri pensieri. Pensieri che poi tanto propri non sono perché anzi difficilmente capita di elaborare per tanto tempo un proprio concetto. Sfugge.

 

La mente è fatta così. Consente che si ricevano informazioni ma non è suo il compito di trattenerle. Non ha tale funzione perché questa compete all’uomo.

Capire il perché fa la differenza ed è molto importante.

 

Si è abituati a ragionare in funzione di misure, di volumi; quando un recipiente è pieno non può contenere altro.

Questo recipiente che è la mente funziona in modo diverso. Sostanzialmente diverso perché non occupa spazio e per conseguenza non può riempirsi.

La mente non può essere riempita perché, filtro tra coscienza e personalità, ha funzioni di schermo; uno schermo particolare dove si riflette tutto ciò che la personalità attrae e la coscienza deve vagliare.

La coscienza in effetti è la capacità della personalità di stabilizzarsi su certe frequenze di modo che la mente trasmetta ciò che si vuole e non quel che capita.

 

Parlare di coscienza, mente, personalità può dare adito a confusione e pertanto è importante stabilire la funzione della coscienza; per capire anche chi trasmette quel che la mente riceve e la personalità acquisisce tramite la coscienza.

 

Esistono tanti piani di coscienza attraverso i quali acquisire consapevolezza della realtà. Quello umano è letteralmente legato con il fisico e con l’eterico ed anzi la sua funzione è quella di accorparli in un unico sentire. Accorpare che significa realizzare un piano di coscienza in cui la consapevolezza che si ha consente il contatto con dimensioni più profonde dell’esistenza.

 

Esistenza e coscienza sono interconnesse; come in una scala di valori non si può alterare una funzione connessa senza modificarne la consistenza, così pure non è possibile accedere ad una scala diversa attraverso una funzione se questa non è contemplata.

 

La mente è una funzione della coscienza che consente alla personalità di muoversi in tale ambito, quindi nell’ambito della coscienza umana.

Modificare gli attributi della mente equivale a spostarsi da un campo di percezione ad un altro; un campo di percezione - coscienza con sue funzioni, diverse da quelle della mente umana perché se no la stessa sarebbe già in grado di percepire ciò che avviene.

 

L’uomo ha una sua personalità ed agisce secondo coscienza.

La funzione della coscienza umana è destreggiarsi tra gli opposti creando equilibrio. Quando ciò avviene, quando questo equilibrio viene quindi realizzato, si passa ad una scala diversa dove la mente si trova in una sua condizione diversa, di quiete. Può innescare una sua funzione diversa, nuova ed innovativa rispetto a ciò che l’attuale consapevolezza umana consente; consentendo di fatto l’accesso ad un piano di coscienza diverso e più profondo dove anche la morte si dissolve per il raggiunto e realizzato equilibrio con la vita.

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