Risonanza
9 novembre 2009


Ciò che è dentro di sé fa parte della propria interiorità. Una dimensione interiore non può che essere dentro di sé, anche se risulta difficile da percepire perché costantemente proiettati verso quella parte di realtà che siccome appare sembra l'unica.

La realtà interiore è una conquista, rimane invisibile finché non ci si abitua a rivolgere in maniera costante la propria attenzione proprio verso l'interiorità ed è percepibile solo da chi la concepisce vera e non supposta; per chi la concepisce viva e non teme l'ignoto e l'aldilà. La realtà interiore è innanzitutto un fatto di coscienza.

Dall'avvenuto contatto con la propria interiorità prendono il via tutta una serie di meccanismi che indirizzano mente e corpo verso loro possibilità superiori ma in linea con ciò che la coscienza può concepire.

Entrare in risonanza con la propria interiorità consente di essere in risonanza con gli altri in modo più profondo. Diventa naturale comunicare in maniera immediata. Nuovi sensi (propri dell'interiorità) cominciano a manifestarsi e può iniziare ad apparire quella realtà più profonda presente da sempre ma ignota.

Questo semplicemente perché, proiettandosi verso la propria interiorità, si entra in una frequenza diversa: la frequenza dell'anima.




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