Rendersi liberi 8 gennaio 2009 Rendersi liberi da un flusso
discendente, che attanaglia a situazioni di dubbia credibilità
perché fondate ed incentrate in un sistema che non può
superare un transito vibrazionale troppo denso la cui consistenza è
invisibile perché fuori dal controllo della specie umana, può
dipendere e dipende da come ci si pone nei confronti di ciò
che si conosce (e che per questo fa parte del sistema, vecchio ed in
decadenza), e di ciò che non si conosce ancora, ma che può
immediatamente apparire a chi riesce a sintonizzarsi sulla banda
animica, la frequenza del cuore superando la mente. Superare la mente
che non è soltanto condizione essenziale ma movimento
ascensionale di chi riesce a trovare in sé il codice che lo
consente. Tale codice attiva frequenze nuove, innate ma in potenza;
frequenze che armonizzano la sintonia con quanto di speciale è
racchiuso nel corpo fisico e che attiene all'anima; all'anima che
quando si manifesta nel piano fisico lo fa per indirizzare
l'evoluzione verso il suo futuro in sintonia con l'universo.
Il codice è una particolarità, insita nella coscienza, capace di trasformare la mente. Si tratta di un processo del tutto naturale ma che quando avviene trasforma l'uomo in un essere diverso; un essere che in momenti di normale transizione non avrebbe motivo di presenziare a ciò che la naturale evoluzione è in grado di esprimere. Il codice che apre al nuovo è radicato nel cuore. Ma non si tratta di essere buoni per attivarlo, si attiva quando il bene deve scendere nella evoluzione per trasformarla; intendendosi con bene la elargizione del dono della vita a livello genetico così da poter concepire che l'immortalità non è oltre le possibili capacità e può diventare uno stato d'essere comune e consolidato. Entrare nel cuore ed attivare il codice avviene per semplice richiesta; avviene evocando a sé chi trasforma rendendo diversi; considerando e concependo che è un processo che se attivato diventa irreversibile. Motivo questo per vagliare bene prima cosa si vuole e cosa si intende fare. |
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