Lo sviluppo

4 marzo 2008



Lo sviluppo è una costante della vita. Si basa su progressione e cambiamento velati da apparente ripetitività. Ripetitività che coinvolgendo tutto maschera il cambiamento rendendolo impercettibile.


Le fasi dello sviluppo, la sua progressione, non sono limitate alla sola parte fisica. Si estendono in ambito sottile, e cioè in quella zona dove comunemente non si è presenti perché al di là della percezione legata ai sensi.
Sfuggendo questo aspetto manca la continuità nello sviluppo, o meglio manca la presa di coscienza della continuità poiché la stessa avviene a prescindere della consapevolezza che se ne ha. La qualcosa genera non pochi problemi perché lascia all'evoluzione tutto l'onere della trasformazione nei tempi debiti. Problemi in quanto la mancanza di consapevolezza incide sull'evoluzione stessa e la costringe a stazionare quasi sulla ripetitività in un lento, molto lento procedere.


Succede così che, poiché lo sviluppo non ha solo faccia umana né tanto meno riguarda solo la Terra, periodicamente delle accelerazione debbano ristabilire un equilibrio che non può venire meno solo perché c'è chi va a rilento.
Tali accelerazioni fanno parte di un sistema più complesso che normalmente non viene colto a causa dei tempi lunghi che lo caratterizzano.


Questo sistema regola quello in cui operano insiemi che stanno sviluppando la coscienza sulla base di organi fisici in sintonia con l'ambiente dove l'evoluzione ha come caratteristica l'uso della ragione per apprendere, spiegandoselo, quello che di per se è tale così da volerlo migliorare. Migliorie che se non sono in linea con ciò che la vita intende manifestare nel suo evolvere verso il sempre più sottile, sono destinate a scomparire al sopraggiungere dell'accelerazione che allinea proprio quegli insiemi che, provando a sperimentare la vita in base a coscienza e ragione, si trovano fuori tempo ed hanno necessità di essere accordati ad un nuovo tipo di vibrazione portante: ciò che veramente contraddistingue lo sviluppo cosmico in un'armonia costante e duratura.


La coscienza che abbraccia questo genere di sviluppo non è quella legata ai sensi, e nemmeno quella a lei più profonda che abbraccia il campo emozionale. Si trova oltre, dove l'uomo non sta ancora sperimentando in maniera vigile poiché irretito in un sistema di controllo che proteggendolo da un verso gli rende difficile spaziare dove per esserci occorre avere adeguata coscienza.
Questo sistema di controllo (che serve a dare equilibrio e stabilità al piano fisico rendendolo immune da influenze che non saprebbe contrastare) valido per un certo tipo di vibrazione, collassa allorché viene investito da una nuova fase che ha in sé capacità più profonde poiché manifesta un più profondo grado di consapevolezza. Cosa necessaria, il collasso, per consentire la trasformazione su base nuova, un nuovo ciclo che deve svolgere una certa attività pianificatrice, nei tempi previsti, per far sì che la coscienza divenga sempre più e sempre meglio consapevole delle sue qualità mentre le sperimenta.


Ed in queste accelerazioni succedono fatti strani. Man mano che sopraggiungono ogni attività tende al degrado. Come se attraverso l'accelerazione si esaurisse prima la carica che avrebbe potuto consentirle di andare avanti per un determinato periodo (stando nella consueta evoluzione relativa e formativa di un certo tipo di coscienza). Così, ciò che in apparenza può sembrare rientrare in una accelerazione favorevole verso ciò che intendeva conseguire, si ritrova (proprio a causa della accelerazione) a rientrare nella fase opposta in un tempo ancora più veloce poiché irretito nella fase discendente.
Cosa questa che siccome coinvolge tutto crea non poche difficoltà a chi operando con coscienza non adeguata si ritrova a subire conseguenze che sono fuori dalla sua logica e dalla sua normale comprensione.
Coscienza adeguata la possiede chi in linea con tale nuovo processo è già sensitivamente nella vibrazione portante cui ogni cosa dovrà per forza allinearsi per rinascere n uno stadio più profondo della esistenza. Rinascita in sintonia con l'intimo sentire che non può ricevere accelerazioni superiori a quanto può supportare in coscienza di sé. Nel senso che il piano di rinascita, anche se più profondo rispetto a quello che evolvendo cambia, prevede stati d'essere dove l'armonia si può sviluppare in maniera funzionale a chi per adeguare la coscienza deve maturare opportune qualità.
Tutto questo in aderenza con la logica dello sviluppo coscienziale dove ogni cosa prende e da in funzione di ciò che è, e per meglio dire in funzione di quel che crede di essere.


Lo sviluppo così concepito si sposta su un piano se vogliamo invisibile ma concepibile da chi ha adeguati mezzi per comprenderne portata e dinamicità. Perché rientra nell'ottica di una evoluzione a vasto raggio che coinvolge più sistemi rendendoli funzionali a quanto la coscienza deve sperimentare.
L'accelerazione che allinea non è quindi qualcosa che riguarda solo la Terra. Certamente la coinvolge in maniera globale ma per permetterle di inserirsi in un'orbita gravitazionale di diversa intensità così da avere la possibilità di concepire un diverso stato di fisicità utile a grandi spostamenti poiché rientra sotto il controllo diretto dell'anima, così da potere realizzare forme di vita in grado di autocoscienza nella sintesi. Consapevolezza che consente l'autodeterminazione nella scelta perché basata su principi di equanimità e solidarietà cosmica. Fratellanza multidimensionale che può esprimersi in modo più chiaro perché l'interlocutore oltre ad intendere il messaggio può contribuire fattivamente a realizzare progetti idonei alla diffusione della fratellanza stessa su ampia scala; fino a coinvolgere ogni coscienza a partecipare allo stesso progetto rendendo universale sia la conoscenza sia la consapevolezza stessa.

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