Questione di prospettiva 11 giugno 2008 È una questione di prospettiva; prospettiva che può dipendere da un diverso stato di coscienza. La stessa realtà può essere vista e vissuta in modi differenti a seconda di chi la osserva e di come la percepisce. Agli animali sfugge la realtà che l'uomo concepisce, l'uomo può non cogliere quello che altri esseri (da lui differenti per struttura e coscienza) osservano e determinano. L'uomo può condizionare la vita degli animali ed a sua volta essere indirizzato verso scelte che aprono a profondità diverse della esistenza consentendo di migliorare il tipo di vita. Profondità che possono ben essere dentro di sé e non ancora concepite. Cosa questa che se realizzata potrebbe permettere di vedere e cogliere la stessa realtà in maniera differente e con più ampie prospettive di vita. Ciò che distingue l'uomo dall'animale lo pone ad un certo livello nella scala evolutiva, fermo restando che il metro di misura non è l'uomo ma la coscienza. La coscienza umana ha esperienze di adattamento alla vita animale e possiede in potenza capacità relative ad altri stadi non ancora sviluppati e percepiti. La coscienza (in quanto presenza che coglie se stessa) vive la realtà nel modo in cui la concepisce in funzione di quanto ha sviluppato come coscienza di sé. La coscienza animale ha dei limiti oltre i quali si trasforma, la coscienza umana (per come l'uomo è ora) ha dei limiti oltre i quali deve trasformarsi se vuole accedere a sue profondità possibili ma non ancora in luce. Le potenzialità sono strumenti di crescita e trasformazione. Fanno parte di sé e se attivate consentono di presenziare la realtà in modo conforme al tipo di coscienza che le manifesta perché sue intrinseche capacità. Contemporaneamente coesistono tante realtà. O per meglio dire la realtà viene vista e vissuta contemporaneamente in modi diversi a seconda di chi e come la percepisce perché così concepisce. Questa contemporaneità però è come una scala che a seconda della posizione consente di cogliere più particolari; o profondità tali che solo essendo in una determinata condizione è possibile percepire. Spostarsi in questa scala è un atto di capacità. Riuscirvi implica potersi muovere in dimensioni diverse sapendo di farlo; con coscienza di sé. Il che permette di potersi spostare in mondi diversi senza subire il condizionamento che tali mondi esprimono nei confronti delle strutture che li compongono. Anche perché, quando si ha tale capacità, si è oltre la coscienza umana e si può concepire cosa la regola e come non subire i condizionamenti ambientali. |
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