Fieri 18 marzo 2008 Fieri nell'agire, senza preoccuparsi del passato che crollando spazza via ciò che è stato. Passato che crolla per tutti, futuro non dinamico ma da edificare su nuove basi. Le basi fondanti il nuovo sono le linee guida che tracciano il senso nuovo della vita basato su fratellanza, benessere ed immortalità. Chiunque è fratello, a condizione che voglia esserlo. Chiunque ha diritto al benessere, a condizione che sappia coglierlo. Chiunque è immortale, a condizione che sappia diventarlo. Fratellanza basata sul mutuo soccorso, benessere di cui tutti possono godere in egual misura, immortalità prerequisito per essere nel nuovo mondo. La conquista dell'immortalità è pertanto condizione sine qua non per accedere dove la vita esprime valori in linea con una coscienza multidimensionale. Conquistare l'immortalità è l'obiettivo prioritario e, poiché può essere una realizzazione collettiva, occorre operare in tal senso per far sì che attraverso l'informazione e la sperimentazione tanti siano in grado di sostener altri ancora; in un processo a catena. Verificare che ciò è possibile diventa non solo necessario ma fondante; uno di quei principi su cui si basa la trasformazione in uomo nuovo, un essere multidimensionale. La presenza, la propria presenza in più dimensioni, è necessaria per dare agio all'evoluzione terrestre di prendere un nuovo indirizzo basato non più sulla sola forma fisica ma anche e soprattutto sulla spazialità. Cosa per cui occorre avere mezzi idonei; coscienza e capacità. Una coscienza spaziale inizia proprio col sapersi spostare da una dimensione ad un altra così da presenziare a processi realizzativi l'ordine implicito che ogni cosa ha in sé e che si manifesta quando è possibile o necessaria tale realizzazione. Presenziare che significa anche rendere possibile che questo avvenga pure in se stessi permettendo l'ancoraggio di chi immortale trasmette il suo stato all'uomo che, proprio perché accetta, può identificarsi in quella sua parte capace nella multidimensionalità che sta sperimentando nella dimensione umana. Ricongiungimento tra uomo ed anima affinché la coscienza umana possa trarre l'input per un salto qualitativo divenendo essa stessa capace di animare attraverso la trasmissione del pensiero. Trasmettere il pensiero è un atto di capacità, saperlo cogliere una conferma che non solo ciò è possibile ma che si può diventare capaci a propria volta. La telepatia in fondo è un attributo normale per comunicare con mondi dove ciò che conta è la sintesi che l'altro decodifica in base alle sue esigenze e capacità. La decodifica è un altro punto essenziale, perché in fondo tutto funziona così. Si decodifica in base ai propri organi di percezione che possono essere fisici (nel caso dell'uomo) o attinenti a formazioni che pur attestandosi nella materia sono di diversa consistenza. Ma poiché ciò che conta è la coscienza, è a questa che bisogna rivolgersi per aprire porte chiuse ermeticamente a causa di ignoranza, noncuranza o errata interpretazione a causa della egoicità che ha condotto in strade diverse da quelle che la fratellanza prevede ed auspica. Ma il fatto stesso che esista informazione in merito vuole dire che non c'è imposizione per un cambiamento di stato forzato. Se così fosse verrebbe attuato e basta. Ed infatti essendo un fatto di coscienza è proprio la coscienza che facendo la sua scelta decide se aderire o meno alla nuova realtà. L'adesione, ciò che comporta l'adesione, se non altro è chiaro sui generis, meno chiaro ciò che comporta il rifiuot; su ciò che diventa quel che resta del vecchio modo di essere. L'uomo resta ancora un uomo limitato nella coscienza (limitato a quella umana così per come lo è ora) che rincorre dei costruendo idoli perché non capace di cogliere la deità in sé. Continuando per questo a morire per dover rinascere fino a che non si capaciterà che è possibile risorgere in Terra a nuova vita. Lavoro individuale che continua nei modi e nei tempi utili per un nuovo futuro passaggio di stato a livello collettivo. Passaggio collettivo che può avvenire ora su larga scala se il lavoro che si va a compiere farà sbocciare in tanti il frutto dell'immortalità; quel seme piantato così in profondità difficile da individuare ma, ben per questo, impossibile da estirpare. |
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