Duplice realizzazione 2 aprile L'immortalità, la conquista dell'immortalità, attiene alla Pace e da una duplice realizzazione. La Pace interiore come stato d'essere implica una centratura costante nella stessa (nella Pace) e questo non consente di esprimere sentimenti diversi dalla datività. Essere dativi in quanto tale (e quindi essere nella condizione che consente di permanere stabilmente su frequenze in linea con determinati principi) apre ad una civiltà diversa; ad una società diversa. Perché per essere in tale condizione bisogna aver superato un ostacolo importante, una porta sulla via della evoluzione verso l'eternità. La Pace interiore infatti determina un automatismo: la vibrazione su frequenze animiche dove non solo bisogna essere immortali per risiedervi, ma in grado di operare per la realizzazione dell'era dell'Amore. L'era della Pace, questa che è iniziata, ha come obiettivo la Fratellanza Cosmica, una realtà multidimensionale dove si lavora sulle coscienze integrate nella forma; così che ogni cosa abbia piena coscienza di sé e del suo stato inerente lo sviluppo verso cui contribuisce. La Pace interiore è requisito essenziale perché su determinate frequenze non possono esserci alterchi di alcun tipo, si collabora in base alle proprie capacità e si è in un costante stato dove praticamente il tempo, fermo perché non necessario, è quasi un attrezzo cui ricorrere quando bisogna bilanciare il proprio intervento su frequenze che invece lo contemplano nella loro stabilità. Cosa che impone un notevole impegno perché bisogna “calarsi” dove la vita ha valori relativi al campo d'azione che li determina e ne consente l'esecuzione. Affacciarsi nelle frequenze animiche, nel senso di esserne non solo consapevoli ma di vivere in tale contesto, comporta una visione in linea con ciò che il proprio grado di vibrazione (e quindi di essere) permette di manifestare. Le vibrazioni animiche, differenti da quelle fisiche, sono sempre presenti; ovunque dove c'è vita (e tutta la manifestazione è vita) c'è coerente animazione funzionale allo sviluppo di ogni elemento (dove per elemento si deve intendere qualunque cosa e non soltanto ciò che in qualche modo debba essere rapportato alla fisicità o alla energia di cui si è a conoscenza). Costruire la Pace è comunque conseguenza di un determinato sforzo proiettivo dove permettendone la manifestazione in ogni suo aspetto diventa possibile inglobarla in sé in quanto stato d'animo metabolizzato dalla coscienza che non sente l'impulso di verificare cosa succede qualora intendesse interrogarsi al riguardo. Quando ci si interroga ciò vuol dire che manca consapevolezza ed anche che parimenti si sta animando un processo che permette di darsi adeguate e coerenti risposte da dovere però verificare in una realtà su misura al tipo di domanda formulata. O che comunque, volendo sperimentare come reagisce una coscienza a determinati input, si fa in modo che la domanda formulata sia congenita per permettere di considerarne l'evoluzione ad ampio raggio basandosi proprio sulle frequenze. Nel senso che, essendo la domanda e la soluzione alla domanda funzionale alle frequenze, quando la soluzione è stata individuata si cambia frequenza in automatico. Il che non serve solo come indice per autoselezione, ma consente libertà commisurata allo scopo realizzativo che quando si differenzia per maturata capacità diventa consapevolezza che può presiedere ed interagire con il nuovo stato d'essere. Ecco perché la Pace, la conquista della Pace è implicita nell'immortalità. E perché l'uomo deve interrogarsi su chi è per rispondendosi doverlo verificare fino a raggiungere lo scopo che è quello della identificazione con chi (facendo in modo che esista la domanda in un corpo munito di coscienza) può essere individuato; pur lasciando piena libertà sul modo in cui operare per realizzare la soluzione interpretandola. La Pace sulla Terra dipende essenzialmente da un maturato stato della Terra che in pace con se stessa può dedicarsi ad altro, visto che ha risolto il quesito esistenziale che manifestava anche attraverso gli uomini. La coscienza della Terra risolvendo l'enigma cui era collegata si identifica nel suo essere immortale permettendo all'uomo di essere in sintonia con la sua coscienza che opera per realizzare fini diversi attinenti a quanto la nuova condizione consente ed impone anche: esprimere la datività che risiede in ciò che ha conquistato. La Terra può far risplendere il Sole interiore che la anima in maniera solenne e tangibile configurando una nuova realtà propiziatoria di Pace e Benessere nei confronti di ciò verso cui proietterà la sua opera. E questo in aderenza con i piani di sviluppo collettivi in funzione della Fratellanza Cosmica il cui scopo è la spiritualizzazione della materia; rendendo l'energia cosciente del suo stato che anche trasformandosi in forma non perde il requisito base che è l'immortalità. Come dire che tra forma ed energia non c'è differenza, se la coscienza accetta il principio dell'immortalità insito nella animazione che ha in sé in quanto attinente alla vita. Interrogativi diversi tipo il perché della vita in assoluto fanno parte di altri piani di sviluppo che proiettano verso l'eternità, a condizione però di aver prima concepito chi si è nel proprio stato che non è solo quello relativo alla forma ma include anche e soprattutto l'essenza che è in sé. Concepire l'essenza è andare a far parte, diventare, chi ideata la forma opera per far sì che prenda consapevolezza di sé nel modo più ampio possibile fino a definire che è tale perché gode di animazione, requisito questo che quando è concepito immette nell'anima; in chi animando (visto che questo è il compito e la funzione) fa diventare animatore; non soltanto di sé ma di coscienze che hanno bisogno di sostegno per concepire stato e capacità. Operare nella Fratellanza Cosmica significa esserne parte e quindi dover incontrare e conoscere chi in altro modo persegue gli stessi obiettivi contribuendo alla stabilità del sistema vita affinché abbia a procedere in linea verso i principi fondanti la vita stessa. |
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