Cambiare rotta

1 gennaio 2008




Cambiare rotta può significare semplicemente applicarsi ad un progetto.  Un progetto che prevede una trasformazione, se realizzato, può determinare in automatico un radicale cambiamento di rotta.


Realizzare un progetto è compito di chi se ne occupa il quale può anche distribuire incarichi ad altri affinché venga sviluppato e svolto. Se il progetto però è personale non si può demandare a nessuno quello che si deve eseguire in prima persona.


Dedicarsi ad un progetto che prevede la trasformazione di sé (in quanto essere cosciente che decide di volersi identificare in chi è nel profondo del suo stesso essere) implica anche dovere accogliere i meccanismi che lo determinano e manifestarli.
Accogliere che può voler dire permettere che avvenga. Evitare di chiudersi generando il rifiuto.


Il rifiuto è una difesa. Volersi difendere da se stessi è una assurdità (se il se stessi esprime chi si è nel profondo, la propria anima, chi trae il succo da ogni esperienza fatta e della vita stessa).


Evitando di essere non si diventa. Ci si ferma; si resta chiusi in se stessi.
E si perde una occasione. La possibilità di identificarsi nell'essere immortale che è vivo in sé (e che rende imortale se lo si diventa).

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