La mente è l’organo che consente
di pensare; respira pensieri. I
pensieri sono il nutrimento
della mente.
I pensieri sono energia e la
mente respira energia, si nutre
di ciò che i pensieri le
trasmettono; e quindi si nutre
del tipo di energia della quale
sono intrisi i pensieri.
Il respiro dei pensieri è
funzionale al bisogno dell’uomo.
Più egli è consapevole
dell’essere e dell’esistere,
tanto più cercherà di nutrirsi
di pensieri che soddisfino tale
sua necessità; di apprendimento
tramite una ricerca mirata.
Come per l’aria c’è il respiro
inconscio e quello consapevole;
quello consapevole non è
selettivo ma autoselettivo. Non
si possono respirare pensieri di
un certo tipo ed intensità di
energia se prima non ci si
adegua a tale energia.
La mente non può respirare ciò
che l’uomo non concepisce.
L’uomo per concepire in modo
consapevole ha bisogno di
apprendere che deve indirizzare
la sua ricerca verso qualcosa di
più specifico rispetto alla sola
transitorietà dove è normale
nascere, crescere e morire.
L’uomo deve concepire che non si
muore e per farlo deve
sperimentarlo. Ha bisogno di
constatare direttamente la vita
oltre la morte quando non ancora
è morto. Solo questo può dargli
l’assoluta certezza che così è
maturando adeguata coscienza.
La coscienza di morte è
conquista perché frutto di
esperienze dirette che ne
accertano la veridicità.
La coscienza di vita oltre la
morte è in fase di sviluppo; la
coscienza sta maturando
consapevolezza che così è
tramite esperienze possibili
nella fisicità se vengono
assolte determinate condizioni.
Così come è possibile constatare
che in assenza di respiro di
aria non si muore, è parimenti
possibile verificare che in
assenza di pensieri non si
muore, anzi si è oltre la mente
intesa come funzione.
Automaticamente si è vivi in una
dimensione condizione dove,
cessati i pensieri, appare una
realtà diversa.
Entrare da vivi in tale
dimensione è l’inizio di una
nuova avventura. Si ha coscienza
che oltre quella che sembra
essere l’unica realtà possibile
c’è ancora vita. E che questa
vita non dipende da quella
fisica ed anzi la condiziona
pure. |