Abbandonare le incertezze può voler
dire rinunciare a tutta una serie di agi e sicurezze
connessi all’ordinario a favore del nuovo; a favore
di un’azione capace di assolvere a ciò che va
realizzato per definire una nuova sintesi di vita.
Un piano di coscienza serve per
sviluppare un certo tipo di coscienza dove è
possibile acquisire competenza di una particolare
condizione; fino a raggiungere un top che immette
nella possibilità di accedere ad un livello più
profondo della conoscenza.
La conoscenza dell’essere (e della
vita) avviene attraverso fasi di perfezionamento nel
corso delle quali è possibile sviluppare sensi in
linea con lo stato d’essere maturato. Più si
concepisce la vita in profondità più si percepisce
la stessa tramite sensi che la rendono evidente sia
come natura sia come struttura che diviene sempre
più manifesta.
Uniformarsi alla nuova condizione è
anche capacitarsi che ciò che avviene è un naturale
processo di sviluppo e crescita legato alla propria
struttura sottile che si manifesta solo quando,
sollecitata, viene conseguentemente attivata; ed
accettata a far parte della propria naturale
condizione di vita.
Un passaggio dimensionale è in fondo
verifica su un lavoro svolto perseguendo un fine; e
riguarda la coscienza che può portarsi ad un diverso
livello vibrazionale perché capace di concepire ciò
che viene espresso ad un livello a lei superiore.
Essere inseriti in una nuova
dimensione/condizione non significa comunque essere
immediatamente operativi in un ambito sconosciuto,
ma entrare a far parte di un insieme che sostenendo
offre la possibilità del necessario apprendimento
per progredire su valori che la dimensione stessa
propone. |