L’apparente libertà di poter
pensare qualunque cosa è
limitata alle possibilità
entro le quali la mente
umana può captare. E queste
sono funzionali al tipo di
energia che riesce ad
attrarre a sé.
L’attrazione avviene per
simpatia.
Una mente funzionale a
determinati interessi
sviluppa energia in linea
cogli stessi; ed essendo i
pensieri energia vengono
attratti quelli confacenti
al tipo di necessità.
Ovvio che più nella mente
diviene raffinato il
bisogno, meno saranno i
pensieri attratti perché
inizia a scomparire la calca
che accomuna la mente alle
vibrazioni più basse intese
come istinti legati a
sopravvivenza, riproduzione
e possesso. Vibrazioni
certamente comuni a tutti,
il punto è non soffermarsi
solo su queste.
Vero quindi che meno la
mente è “attiva” rispetto al
suo standard di frenesia,
più coglie frutti ad alto
livello di sensibilità.
La mente non può essere
pilotata a piacere; è
impossibile farlo se prima
non si fa circolare nella
stessa energia di
cambiamento dovuta allo
sforzo che ogni singola
ricerca esprime.
Chi prova interesse verso la
tal cosa e costantemente la
pensa, attrarrà man mano
energia sempre più in
sintonia calibrando di
conseguenza la mente su tale
standard. Ovvio che una
mente “sporca” ha necessità
di essere ripulita per poter
ricevere energia più sottile
inerente ai piani più
sottili della
manifestazione.
La mente però può concepire
fino ad un tot; e cioè può
al massimo raggiungere le
frequenze più sottili che la
sua funzione (attrarre
pensieri) può reggere. Oltre
infatti non è più mente; non
è più la stessa mente. La
sua attività cessa ed
assieme cessa la funzione di
attrarre pensieri.
È una linea di confine ed
anche una porta di accesso.
Anche il pensiero più
sublime, più elevato (a
parte la difficoltà insita
nel poterlo recepire), ha
bisogno di un tempo (anche
infinitesimale) di
congiunzione per poterlo
identificare. Oltre (questa
porta) no: si è. Si passa
dal sapere (conoscenza –
conosci te stesso)
all’essere; si è.
Questo aspetto è
significativo ed importante.
Fa capire che fin tanto che
la mente opera perché ci
sono pensieri, si sta
pescando (attraendo
pensieri) entro un contenuto
che può offrire solo il
massimo di ciò che possiede.
L’oltre è novità ed anche
realtà; da manifestare.
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