La
coscienza umana, da sempre alla ricerca del benessere fisico e
psichico, è ora costretta ad un confronto molto importante.
Deve confrontarsi con l'effimero che ha fin qui edificato per
rendersi conto che la realtà che lei considera tale si
sviluppa su frequenze che la Terra emette perché risente di
vibrazioni che la sollecitano ad adeguarsi ad un certo tipo di vita.
La Terra affina nel tempo il suo stato
progredendo in quella che si può definire evoluzione
planetaria.
L'evoluzione planetaria risente della
influenza del Sole sia a livello magnetico, sia a livello termico,
sia a livello animico; livello quest'ultimo non considerato perché
si esclude che i pianeti possano avere un'anima, né tanto meno
una coscienza. Perché se avessero anima e coscienza la
spiritualità della Terra, per esempio, potrebbe apparire
sconcertante se si considerano sconvolgimenti funzionali a ritmi e
movimenti che la Terra esprime e che arrecano danni intaccando il
benessere che l'uomo definisce tale.
All'uomo interessa soltanto l'aspetto
fisico della Terra e trascura ogni altra sua particolare esigenza
perché esclude anche la possibilità che la Terra possa
averne.
La Terra però vive una sua vita.
La Terra non è l'edificio che
l'uomo crede sia quando investigando sulla di lei struttura tende a
renderla idonea a sue sempre nuove necessità.
La Terra è un pianeta vivo in un
contesto di pianeti che vivono una loro realtà in funzione del
modo in cui si raffrontano con il Sole e ne traggono sostanza per
meglio concepire la vita. Cosa che sviluppano in seno al loro essere
come se, ingravidati dall'Essenza Sole, ne assimilano caratteristiche
che esprimono partorendo esseri in linea con il loro stato; stato
che, in quanto pianeti, abbraccia l'insieme complessivo delle loro
capacità e non è limitato o funzionale a quello che
potrebbe sembrare l'essere più rappresentativo (l'uomo per
esempio) perché (secondo l'uomo) meglio evoluto.
Vale a dire che, parlando del pianeta
Terra, alla Terra interessa la complessività del suo stato e
non l'uomo soltanto; nel senso che la Terra non genera tutto ciò
che fa per offrirlo all'uomo ma perché esprime se stessa. Il
fatto che l'uomo ne tragga beneficio dipende da come egli si rapporta
con la realtà che la Terra costruisce; realtà che è
però suscettibile ad adeguamenti funzionali alla stabilità
della Terra che potrebbe non coincidere con gli interessi dell'uomo.
In una evoluzione planetaria che non è
fine a se stessa ma è in funzione di più ampi moti (in
un intreccio continuo di segnali in movimento per raggiungere
destinazioni assegnate) succede che il sistema solare (ed anche la
Terra per conseguenza) si venga a trovare ad intercettare raggi
vettori capaci di dare un diverso indirizzo alla realtà;
impregnandola di un nuovo sconosciuto atto ad imprimere voglia di
cambiamento per meglio adeguarsi a quelle che risultano esigenze
funzionali allo stimolo ricevuto.
Gli stimoli tuttavia colpiscono in
funzione del bisogno; lo stesso stimolo ha valore diverso nei
confronti della Terra, nei confronti del Sole, nei confronti...
dell'uomo. E questo perché ognuno si esprime in funzione delle
sue caratteristiche sia di ricezione, sia di adeguamento, sia di
proliferazione.
Questi raggi insomma fecondano ciò
che incontrano attivandolo alla loro sensibilità che
provenendo da lontano non è ancora conosciuta né
acquisita; sia a livello eterico, sia a livello molecolare.
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