Pianeta Terra, che succede e cosa cambierà

 

10 ottobre 2006

La coscienza umana, da sempre alla ricerca del benessere fisico e psichico, è ora costretta ad un confronto molto importante. Deve confrontarsi con l'effimero che ha fin qui edificato per rendersi conto che la realtà che lei considera tale si sviluppa su frequenze che la Terra emette perché risente di vibrazioni che la sollecitano ad adeguarsi ad un certo tipo di vita.
La Terra affina nel tempo il suo stato progredendo in quella che si può definire evoluzione planetaria.

L'evoluzione planetaria risente della influenza del Sole sia a livello magnetico, sia a livello termico, sia a livello animico; livello quest'ultimo non considerato perché si esclude che i pianeti possano avere un'anima, né tanto meno una coscienza. Perché se avessero anima e coscienza la spiritualità della Terra, per esempio, potrebbe apparire sconcertante se si considerano sconvolgimenti funzionali a ritmi e movimenti che la Terra esprime e che arrecano danni intaccando il benessere che l'uomo definisce tale.

All'uomo interessa soltanto l'aspetto fisico della Terra e trascura ogni altra sua particolare esigenza perché esclude anche la possibilità che la Terra possa averne.

La Terra però vive una sua vita.
La Terra non è l'edificio che l'uomo crede sia quando investigando sulla di lei struttura tende a renderla idonea a sue sempre nuove necessità.
La Terra è un pianeta vivo in un contesto di pianeti che vivono una loro realtà in funzione del modo in cui si raffrontano con il Sole e ne traggono sostanza per meglio concepire la vita. Cosa che sviluppano in seno al loro essere come se, ingravidati dall'Essenza Sole, ne assimilano caratteristiche che esprimono partorendo esseri in linea con il loro stato; stato che, in quanto pianeti, abbraccia l'insieme complessivo delle loro capacità e non è limitato o funzionale a quello che potrebbe sembrare l'essere più rappresentativo (l'uomo per esempio) perché (secondo l'uomo) meglio evoluto.
Vale a dire che, parlando del pianeta Terra, alla Terra interessa la complessività del suo stato e non l'uomo soltanto; nel senso che la Terra non genera tutto ciò che fa per offrirlo all'uomo ma perché esprime se stessa. Il fatto che l'uomo ne tragga beneficio dipende da come egli si rapporta con la realtà che la Terra costruisce; realtà che è però suscettibile ad adeguamenti funzionali alla stabilità della Terra che potrebbe non coincidere con gli interessi dell'uomo.

In una evoluzione planetaria che non è fine a se stessa ma è in funzione di più ampi moti (in un intreccio continuo di segnali in movimento per raggiungere destinazioni assegnate) succede che il sistema solare (ed anche la Terra per conseguenza) si venga a trovare ad intercettare raggi vettori capaci di dare un diverso indirizzo alla realtà; impregnandola di un nuovo sconosciuto atto ad imprimere voglia di cambiamento per meglio adeguarsi a quelle che risultano esigenze funzionali allo stimolo ricevuto.
Gli stimoli tuttavia colpiscono in funzione del bisogno; lo stesso stimolo ha valore diverso nei confronti della Terra, nei confronti del Sole, nei confronti... dell'uomo. E questo perché ognuno si esprime in funzione delle sue caratteristiche sia di ricezione, sia di adeguamento, sia di proliferazione.
Questi raggi insomma fecondano ciò che incontrano attivandolo alla loro sensibilità che provenendo da lontano non è ancora conosciuta né acquisita; sia a livello eterico, sia a livello molecolare.

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