Bisogna agire

 

17 ottobre 2006

Bisogna agire, per dar modo all'essenza di manifestarsi.
Bisogna assolutamente evitare di rifugiarsi in mondi paralleli restando in attesa di momenti migliori o eventi cosmici che cambino la vita da un momento all'altro; potrebbe solo essere frutto di fantasia legata a bisogni personali perché mal si riesce nel sociale o perché, reduci da profonde sofferenze, intimamente si spera in ciò che solo mentalmente si costruisce.
Bisogna partecipare nel sociale per dare agio alla coscienza di vincere dubbi e timori connessi al mancato utilizzo della mente superiore, prerogativa questa dell'essenza; di chi veramente si è nel profondo.

Nella crescita legata alla trasformazione l'ostacolo più grosso viene da se stessi: dal rifiutare ciò che si diventa per paura di perdere ciò che, forse bastevole a livello pratico, non può certo essere paragonato all'abbondanza che deriva dalla presa di possesso di quel che veramente si è.

Capire chi si è è lo scopo della incarnazione. Riuscire a trasformarsi in chi veramente si è è la vera reincarnazione, perché avviene nella carne, quando vivi in Terra si è ciò che la incarnazione prevedeva: uomini; si è uomini capaci di esprimere la propria volontà nel volerlo fare.
Ed essere uomini è requisito indispensabile per realizzare l'uomo nuovo, l'essere capace di risorgere in Terra perché concepisce, accetta ed attua chi è nel profondo.

Il processo di identificazione nel proprio essere superiore, in chi si è nel profondo, è molto delicato e presenta zone d'ombra anche pericolose dovute ad una graduale accresciuta capacità legata però alla sola natura umana, quella relativa al possesso ed all'interpretazione dell'amore in funzione del bisogno; del proprio bisogno (essere contenti di “donare amore” restandone appagati è ancora una forma sottile del bisogno).
Quando il processo si spoglia della gratificazione e prende corpo la vera identificazione avviene che scompare ogni dubbio così come la paura connessa al bisogno.

Amore e bisogno sono i temi esistenziali della vita terrena, con tutto ciò che comporta la loro applicazione legata e alla sopravvivenza e alla accentuazione dell'egoicità. Amare senza aspettative come normale stato d'essere è conseguenza ad un cammino di risurrezione dove chi risorge, alimentandosi di ciò che gli deriva dal suo stato collegato e connesso ad una dimensione extra fisica che provvede ad ogni aspetto necessario ad espletare il ruolo con la funzione connessa, agisce non per se stesso ma per eseguire un progetto; sapendo sempre come e cosa fare.

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