Spostare lo sguardo |
Spostare lo sguardo dentro di sé, verso la propria interiorità, e quindi l’attenzione verso un mondo nuovo e sconosciuto, può riservare notevoli sorprese. Ci si può accorgere che esiste una realtà altrettanto vera (rispetto a quella fisica e tangibile che si è abituati a considerare) con la quale si può comunicare. E finanche vivere se si rispettano le condizioni che lo consentono. Condizioni che bisogna conoscere e che comunque attengono a regole di natura sottile perché coinvolgono la mente e l’anima. Coinvolgere l’anima nel proprio cammino non è però così semplice. O per lo meno lo può diventare a patto che gli interessi dell’anima prevalgano su quelli egoici con i quali l’uomo costantemente vive e si misura. Cosa questa in apparenza semplice, ma difficile da realizzare. Si tratta infatti di capire cosa vuole l’anima e cercare di attuarlo. Non attraverso la propria volontà ma permettendo all’anima stessa di farlo; consentendo che emerga nella propria quotidianità. L’emersione dell’anima è per certi versi un fatto nuovo. E sicuramente straordinario se coinvolge tanti nella realizzazione di un unico progetto. Il progetto Uomo Nuovo sulla Terra (in fase di realizzazione) è un chiaro esempio. Un esempio di come collettivamente si possa (o si debba) perseguire un obiettivo che, andando oltre lo spirito egoico umano, esprime gli interessi del piano animico (sulla Terra). Si possa perché, aderendo spontaneamente, non si è poi costretti a dover prendere una decisione quando impreparati ci si ritrova ad affrontare eventi che coinvolgono proprio quella realtà interiore della quale non si ha conoscenza e nemmeno confidenza. Realtà che può addirittura apparire ostile anche se proviene dalla propria interiorità. Il mondo interiore è un mondo reale. Va capito, frequentato e conosciuto per potere essere in Pace con se stessi spegnendo quella sete perenne che verso lì attrae. Per esprimere in Terra la Pace conquistata nel cuore.
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