Senza rinunciare ad essere se stessi |
Lasciare che da dentro di sé emerga l’anima vuol dire realizzare la svolta della vita, quella che fa dell’uomo un essere diverso perché contemporaneamente vivo nel mondo fisico ed in quello animico. Permetterlo però è più difficile di quel che si crede. O per lo meno, pur avendo capito come si fa non è poi così semplice farlo. Non è automatico che si diventi solo perché lo si crede possibile. Non è facile perché, o si diventa esattamente un nuovo essere che vivo nel corpo vive per realizzare tutto ciò che l’anima intende perseguire (quindi identità di vedute da parte dell’uomo con quelle dell’anima per identica coscienza), oppure non esiste una via di mezzo: o si è o non si è. Se così non fosse, se esistesse la via di mezzo, il compromesso, significherebbe abdicare saltuariamente a favore di una entità anche se solo per il tempo necessario che si deciderebbe di concederle per consentirle di realizzare qualcosa, rinunciando però per lo stesso periodo ad essere se stessi. Cosa questa che, se può sembrare valida egualmente per “portare” sulla Terra semi utili alla evoluzione, castra la legittimità stessa dell’evoluzione attraverso coscienza della conoscenza. Come dire che tutto potrebbe avvenire solo per miracolo. Senza riuscire a spiegarsi il perché ci si accontenta di continuare a vivere rinunciando ad essere.
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