Il ruolo

 

Serenamente vanno considerati i perché che concorrono a determinare una certa situazione. Se questi perché conducono verso un cammino di conoscenza e lo stesso viene intrapreso e portato avanti nell’interesse della collettività ponendosi così al servizio (coerente, attivo e fattivo) della Forza che alimenta i flussi che animano le condizioni in cui la vita deve esprimersi, è naturale che si abbia un ruolo all’interno del flusso entro cui si sta operando.

Questo ruolo, qualunque esso sia, è sicuramente utile (quando non addirittura indispensabile) al flusso in cui si esprime, anche se (tale ruolo) non è legato alla persona. Se così fosse, indispensabile e legato alla persona, la si dovrebbe poi costringere anche contro la sua volontà qualora venisse meno il suo interesse verso il lavoro intrapreso. Intaccando così la sua libertà di scelta nell’aderire o meno al progetto verso cui le condizioni sue personali l'hanno portato in aderenza ai perché esistenziali che quell’anima intendeva valutare e risolvere. L’anima e non l’uomo, perché non è dell’uomo la scelta della incarnazione anche se diventa il protagonista della vita attraverso cui l’anima sperimenta quei perché.

Il piano animico però, nel suo ruolo animatore, non è mai scomposto o incoerente. Tutto fa parte di un unico progetto e pertanto tutto deve concorrere alla sua realizzazione usufruendo della Forza che alimenta il flusso che deve esprimere il progetto stesso.

Per Forza si intende una Intelligenza superiore che ha piena e totale consapevolezza di sé. Intelligenza che esprimendosi realizza progetti perché tale è il suo ruolo. Intelligenza che nulla ha a che vedere con l’umano ed il modo umano di intendere il potere legato alla creazione. Creazione per questo continua, in movimento sempre in modo totale e complessivo dove tutto concorre alla realizzazione di quello che si può definire un unico progetto: la Vita.

Vita la cui espressione non è legata all’uomo e nemmeno alla Terra che lo ospita. Vita come esistenza che comprende sia ciò di cui sia ha consapevolezza sia ciò che risulta non solo essere inconcepibile ma addirittura nemmeno nella possibilità di essere considerato o ipotizzato. Vita in senso globale, universale immaginabile ed inimmaginabile; in essere ed in essenza.

Il progetto Vita sulla Terra sta adesso rendendo accessibile e “visibile” una parte di realtà che prima in potenza (viva nell’essenza), trova ora le condizioni ideali affinché la coscienza umana prenda consapevolezza di un suo stato di capacità ignorato perché non in linea con ciò che i tempi devono esprimere in coerenza coi cicli cosmici entro i quali la Terra esprime un suo ruolo.

Ecco che allora il ruolo della Terra può esprimere uomini il cui ruolo è quello di realizzare ciò che Madre Terra è in grado di partorire una volta fecondata da una Intelligenza che le instilla quello che la pone in linea con il suo ambiente e le sue possibilità come coscienza.

 

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