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Scossone

8 marzo 2008




Ormai è abbastanza chiaro ciò che si prospetta. Da un lato il decadere del vecchio sistema fino al suo dissolvimento, dall'altro il sorgere del nuovo che non è ancora tale se prima non avviene lo scossone che destabilizzando allinea. Evento inteso come naturale conseguenza ad un pericolo.
Solo questo può costringere alla riflessione cercando la via di fuga. Via di fuga, o sentiero da percorrere per entrar a far parte di un nuovo sistema.


Prima però bisogna cogliere il cambiamento nella sua fase decrescente, dove la stabilità viene meno perché subentra un equilibrio che paradossalmente è degenerativo. E questo ha un senso, dipende da una decelerazione che quando raggiunge la stabilità inverte la frequenza. Non inizia una fase opposta alla precedente, si cambia frequenza.
Avviene un passaggio di stato perché il “fermo” che si genera immette in una condizione diversa. Dimensione diversa che si apre in automatico quando si verifica la condizione del fermo statico, la destabilizzazione di un sistema con conseguente via di fuga.