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Ogni scelta è possibile 29 febbraio 2008 Ogni scelta è possibile, ma già considerata nel permettere che avvenga. Senza con questo intaccare l'equilibrio generale che in automatico si autobilancia sempre. Come quando la scelta sembra in linea con il modo in cui si crede debba andare la vita e l'evoluzione. Le scelte, proprio perché tali, dipendono da decisioni che quando sono drastiche possono anche generare una rottura degli schemi che alimentano un sistema. Ciò nonostante c'è sempre una compensazione che riequilibra, perché schema di un sistema più profondo di controllo degli eventi. Come in un laboratorio dove, per non correre rischi, si isola una certa zona così che qualunque cosa succeda non abbia ad intaccare la stabilità della struttura stessa. E dove, anche se l'esperimento può sembrare totalmente distruttivo per quella sezione che lo ospita, è sufficiente aspettare anche senza intervenire e gradualmente subentra un nuovo equilibrio. Cosa questa, il non intervento, che se da un lato consente che vengano esercitate delle libere scelte, per alto verso offre la possibilità di ripartire dall'amalgama che l'esperienza ha generato. Accorgersi di ciò è anche relativamente semplice. Basta considerare i cicli della vita per rendersi conto che gli anelli mancanti sono il periodo di assestamento che consente di ripartire. La comparsa improvvisa di un nuovo genere così come la repentina scomparsa di un altro hanno alla base sconvolgimenti innanzitutto ambientali; causati magari anche da scelte errate. Però, se è anche intuibile concepire la scomparsa di qualcosa a causa di un evento, risulta certamente più ostico il concetto della comparsa di un nuovo genere sulle ceneri di una distruzione. Solo perché non si tiene conto di come avviene e come si sviluppa il processo stesso: se la parte deficitaria (quella che subisce) è la materia, la parte nobile (quella meno esposta) resta intatta. Cosa questa che permette che non si riparta da zero, ma da uno zero con coscienza; quella acquisita che deve solo trovare applicazione. Adattamento che avviene in ciò che è stato prodotto come amalgama. Energia e coscienza sono aspetti fondamentali per ogni sistema perché, indistruttibili a qualsivoglia esperimento, consentono sempre di ricominciare. Va da se che l'energia si “modella” in base alle esigenze della coscienza. Basta prenderla e darle forma. Nel senso che, essendo l'energia sempre disponibile e la coscienza ciò che abitandola la usa, non solo non va mai perso ciò che è stato ma, in base a ciò (visto che la coscienza ne ha memoria) si può sperimentare in modo diverso. In funzione dell'ambiente che il nuovo amalgama ha prodotto, si può elevare la capacità di apprendimento di un concetto fondamentale: non c'è morte, mai. Cosa che, se la coscienza ad un certo livello ne ha consapevolezza, deve trasmetterla all'energia (dandole giusta coscienza per l'appunto). In una nuova avventura. Un viaggio nello spazio alla conquista dell'immortalità; verso l'eternità. |
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