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Cambiamento

21 maggio 2008



 
Per rappresentare gli interessi del cambiamento bisogna conoscerli. Quando c'è un cambiamento ci sono modifiche da apportare e schemi che vanno superati per evitare che generino ostacoli. Modifiche da apportare alla coscienza e schemi da cancellare dalla mente per evitare di barricarsi a difesa di ciò che impedisce il libero fluire di una corrente nuova. Per permettere il libero flusso di una corrente che ripulisce da scorie e stati d'animo che destabilizzano la psiche. Il tutto nella massima vigilità pur non dovendo esercitare alcuna azione.


Apportare modifiche alla coscienza, alla propria coscienza, avviene o per maturata concezione che in automatico lo rende possibile, o per intervento diretto di chi, preposto all'interno di sé, ne ha capacità. In questo caso però occorre che la coscienza stessa lo determini. E cioè che, volendosi modificare, sia la coscienza a richiedere l'intervento che la trasforma. Cosa che fa desumere quanto sia arduo il compito di chi per diventare diverso deve per forza rinunciare a se stesso. Al se che è che sta sperimentando per così diventare lo sperimentatore che con coscienza e capacità allinea ciò che occorre per affrontare e risolvere ostacoli che, irrilevanti per il suo essere, sono macigni per l'uomo.


Attuare la trasformazione dipende da cosa si intende perseguire. Se il fine è in linea coi principi dello sperimentatore allora è possibile. Come dire che l'uomo, rinunciando alla sua autonomia che può estendere solo fino ad un determinato stato, può diventare chi oltre tale stato ha capacità sicuramente diverse e superiori, ma attinenti a fini particolari e ben precisi.


I fini dell'anima sono sempre in corrispondenza col processo naturale della realtà. Se la realtà deve esprimere un cambiamento l'anima ne diventa l'artefice; anima la realtà che cambia e si trasforma.
L'uomo che si identifica nell'anima diventa esecutore materiale del fine e può rappresentare egregiamente il cambiamento. Può coinvolgere altri esseri perché la sua opera verte verso la globalità per estendere a tutti delle possibilità latenti ma realizzabili.


Identificarsi nell'anima è possibile attraverso una ben specifica richiesta nei suoi confronti affinché guidi ed indirizzi verso la trasformazione.
Trasformare se stessi dipende in fondo esclusivamente da se stessi.