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Tutto è uno

2 ottobre 2007


Tutto è uno ma non si sa. O anche se si sa manca la consapevolezza ad esserlo. Appartiene infatti a chi matura adeguata coscienza.
Anima e coscienza non sono sullo stesso piano. L'anima ha consapevolezza di sé, la coscienza deve sperimentarlo. L'anima ha consapevolezza di essere immortale, ma non di essere eterna. Deve appurarlo, ma può farlo solo quando è riuscita a trasmettere a ciò che anima piena consapevolezza nella immortalità.


L'animazione è il concetto base della manifestazione. Vuol dire vita, ed ogni cosa la possiede nella misura in cui concepisce. Basta esistere per essere vivi. A modo proprio, con le proprie specificità che possono ben comprendere una coscienza che ancora non si interroga perché deve scoprire di esistere.

Il piano dell'anima è la legittima aspirazione della coscienza umana. Perché cercando di conquistare l'immortalità, quando la raggiunge, vi risiede in modo stabile.
L'immortalità è uno stato d'essere a livello cosciente. Quando così non è, quando manca la consapevolezza in chi si è, c'è un cammino da percorrere per appurarne la autenticità. Conquista interiore a salvaguardia di una integrità che non può vacillare perché certezza di vita.


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