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Le proprie paure

5 aprile 2007




Fare emergere le proprie paure aiuta a liberarsene. Proprio quando la si accoglie la paura perde significato e svanisce, perchè si alimenta dell'energia che le si dedica combattendola. E così perdono pure significato tutti quegli aspetti angosciosi che si presentano durante il sonno perché rifiutati-combattuti a livello di vigilità.
Un conto è però constatare (senza opporre resistenza ma osservando soltanto), ed altro crogiolarsi in ciò che siccome arriva dal profondo si pensa sia da accettare con rassegnazione; quasi martiri che con spirito di sacrificio fanno del dolore un emblema alimentando così un inconscio che va svuotato.


La lucida osservazione è un attributo dell'anima. Serve a fare pulizia di ciò che ristagna; e ristagnando impedisce che l'energia fluisca in modo autonomo ed ordinato.
Se questo però è un atteggiamento utile sempre, ora è necessario. Solo così, solo attraverso una osservazione neutra si può decidere il da farsi nei confronti del nuovo ciclo che è iniziato già.


Restare neutri non è facile. Esserlo perennemente come usuale stato d'animo è addirittura impossibile se prima non si è fatto il vuoto dentro di sé.
Fin tanto che pulsioni ed attaccamenti saranno presenti come attività naturali si potrà solo sporadicamente entrare in uno stato di quiete che comunque non apparitene perché non è una conquista; non è conseguenza ad una scelta. Ed il tempo di scelte radicali è arrivato. Non c'è più spazio per poter provare ancora a sperimentare dove non si è capito prima perché manca il tempo: non c'è più il tempo; cessa. Viene a mancare la componente che lo rendeva utile, il piano eterico: proprio il piano al centro della pulizia che consente accorpamenti dimensionali.


E poiché si riparte la condizione deve essere limpida: neutra per permettere una nuova incisione magnetica partendo da nuove basi. La coscienza di materia ingloba in sé ciò che ora sembra zavorra da eliminare e per questo cresce evolvendo il suo stato; la coscienza umana viene inglobata in una dimensione più profonda dell'essere perché può fare questo passaggio (se per libera scelta si è ripulita di abiti che appesantiscono in quanto legano strutturalmente alla materia, alla coscienza degli istinti e del possesso; all'ego).


L'ego può ben continuare a vivere ed esplorare la materia come è nel suo diritto; approfondendo sempre meglio e di più fino a spiritualizzarla se egli stesso si spiritualizza. Ma l'ego non può andare a far parte di ciò che non può accoglierlo fondendovisi se per paura non rinuncia prima a ciò che proprio per questo lo tiene saldamente ancorato alla materialità.


Il flusso energetico che arriva armonizza, ma l'armonia divide anche. Ciò che è una stonatura in un data dimensione è invece ottima sinfonia dove il presupposto è esprimere determinate tonalità.


Chi passa riparte. Chi resta ...deve ripartire lo stesso: da zero, uno zero pieno della energia che il suo piano vibrazionale gli consente.
In un caso si tratta proprio di zero neutro che consente di poter prendere solo per dare permanendo in uno stato d'essere che è di datività per amore; nell'altro uno zero che può prendere per potersi riempire ancora di egoicità o da ciò che ha già dentro (ma non lo sa) alleggerendosi. Alleggerendosi al punto da potere oltrepassare la soglia energetica che divide l'anima dalla materialità per andare oltre liberando pace e serenità.



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