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Donazione di sé
18 gennaio 2007 Poniamo l'ipotesi che con dei semplici filtri davanti agli occhi si colga una realtà normalmente non visibile, o che con un piccolo aiuto all'udito si ascoltino suoni su frequenze non percepibili dall'orecchio umano. Questo significa che si sta costruendo una nuova dimensione o più semplicemente che la si sta percependo? Che si sta percependo qualcosa già presente ma non visibile perché impossibilitati nella ricezione? Ma se è così ciò vuol dire che la conformazione umana potrebbe anche essere suscettibile di variazioni. Del resto, se si dovesse percepire qualcosa che sta oltre la normale sensibilità, costituendo per se stessi prova che esiste dell'altro di non facile penetrazione, ciò spronerebbe forse a concentrarsi verso quello che non viene preso in considerazione perchè non si sa nemmeno che esiste. Stabilizzarsi su frequenze animiche offre la possibilità di cogliere tutto ciò che la normale percettività vieta anche di intravedere. Questo perché si va oltre una certa soglia; si entra in un piano vibrazionale che parla un linguaggio che, solo se si viene introdotti, si può concepire; e finanche vedere e vivere. Chi introduce l'uomo è l'anima, la sua stessa anima; quella sua parte che emerge quando la si cerca e la si immette nella propria normalità. L'anima appare quando l'io scompare; quando gli attaccamenti superficiali lasciano spazio a valori essenziali tra i quali la donazione di sé. Donazione che inizia solo quando l'uomo dona se stesso al suo stesso essere che è in profondità e che per l'appunto vibra su frequenze animiche; un mondo dove si entra in punta di piedi per non disturbare; per così avere la possibilità di apprendere a donare. La donazione di sé è stabilizzata su un circuito particolare: sta oltre l'umano e lo rende divino; sacralizza l'azione che la coscienza compie verso la redenzione, verso l'abbraccio che significa fusione tra l'uomo e la sua parte ignota e più profonda, l'essere immortale che egli è di là dal velo e che può così manifestare la sua presenza attraverso la donazione di sé. Per reciproca donazione di sé. |
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