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Percorrere un cammino 15 aprile 2007 Percorrere un cammino di conoscenza apre un contatto che coinvolge l'intero proprio essere con quanti, interesati al tema, sono pronti ad intervenire per fornire istruzioni, assistenza e sostentamento fisico, psichico e spirituale. Questi esseri che si occupano della evoluzione in modo sottile (così che non ci sia traccia evidente per chi non ha maturato l'opportuno apprendistato per crescere e potersi indirizzare verso tale condizione) non hanno sembianze umane. Appartengono ad una dimensione dove il corpo fisico non ha alcuna utilità, anzi ostacola; potrebbe infatti dare adito a dubbi, timori e paure incontrando forme evanescenti che sono tali perché non ancora pronte a concepire la vita in funzione della anima e non del corpo. Anima che animando veste connotati idonei allo scopo per il quale si sviluppa l'esperienza. Parlare di anima e non concepirla in sé viva e vibrante è un po' come spogliare un albero dei suoi rami (lasciandolo in balia degli elementi) impedendogli così di esplorare l'ambiente (tramite i rami nel suo caso); così che soffrendo per la perdita dei suoi attributi non si rende conto che la vita che lo anima non dipende dai rami. L'uomo, identificato com'è nel suo essere corpo-mente, teme che senza tali attributi la vita cessi. Non è capace di unirsi alla vita che nel suo caso gli deriva proprio dalla anima, la sua parte essenziale che è capace di sopravvivere a qualunque avvenimento (morte compresa); ma che sta a guardare offrendo il solo necessario per la sopravvivenza in attesa di essere chiamata direttamente in causa dallo accorato appello di chi, svegliandosi, ne riconosce l'esistenza insita in sé e si adopera per stabilire quel contatto che gradualmente poi sfocia in identificazione. L'uomo nuovo, l'uomo immortale, è tale solo se fa sua la prerogativa che lo vuole erede della anima in terra mentre svolge ruoli connessi allo stato per cui opera in sintonia con quanti nello stesso piano si prodigano per costruire un nuovo mondo, una nuova Terra, capace inserirsi nella economia che coinvolge l'intero sistema solare mentre si proietta verso profondità della esistenza sempre più prossime al nucleo centrale da cui la manifestazione tutta trae origine e sviluppo. Gli esseri che si prodigano ad aiutare uomo e Terra non hanno sembianze umane perché appartengono ad altri sistemi (in fase di sviluppo per loro conto) ma che sono in grado di supportare passaggi come quello che attualmente la Terra sta compiendo; cercando di limitare al minimo i danni che derivano da una diversa strutturazione che inevitabilmente va ad intaccare la vecchia (struttura) per meglio costituirsi. Questi esseri dunque, presenti sulla Terra a livello più sottile e pertanto in una dimensione parallela, hanno la capacità di mettere l'uomo in contatto con se stesso, con ciò che egli è ad un livello più profondo del suo essere e che lo rende simile a loro. Adeguare se stessi a tale necessario mutamento (facendolo per tempo ed in tempi brevi) fa da ponte verso chi non ancora pronto ha però i requisiti per potersi adeguare in fretta (anche successivamente al passaggio stesso) sempre che sia nella volontà di far parte del nuovo anzicché restare ancorato verso tutto ciò che sempre più va scomparendo perché in fase di dissoluzione. Questi esseri si manifestano in vario modo ed informano della loro presenza a livello vibratorio; si inseriscono cioè in ambito umano a livello di certezza nella intenzione dando dimostrazione che quanto percepito corrisponde a verità. Bisogna sgombrare il campo però a facili esaltazioni e/o a voler credere a tutto. Bisogna considerare che nulla avviene per propria volontà; anzi, più è sgombro il terreno (e quindi la mente e la propria emozionalità), più è semplice cogliere “chi” si presenta in modo da essere ascoltato perché si inserisce su frequenze che sollecitano l'anima la quale, accettandole, da il suo placet; rendendo l'uomo consapevole di quanto, in lei risvegliato, può essere accettato. |
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