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Attraversare il buio

8 febbraio 2007

 

Tra veglia e sonno c’è il buio; nel senso che quando ci si addormenta si entra nel buio; ci si addentra in una condizione dove manca la luce per il ricordo. Anche perché in tale condizione la luce è diversa: è di diversa natura rispetto a quella solare.
 
Addentrarsi nel buio significa visitare un mondo inesplorato; percorrere un cammino privo di riferimenti perché manca la percezione di chi si è. Manca la partecipazione attiva nel presenziare situazioni giudicate irreali perché oltre la propria conoscenza. Manca la coscienza di sonno; all’uomo manca la presenza dove la vita non ha bisogno di attributi fisici.
 
Addentrarsi nel buio con coscienza significa pertanto recuperare quella parte di sé che vive ed opera in tale ambiente. Si tratta di far propria una condizione di unità che consente di essere contemporaneamente presenti e quindi vigili sia quando si dorme sia quando si è svegli.
 
Entrare nel buio con coscienza, e pertanto ad occhi aperti, per l’uomo significa perforare fisicamente una dimensione più sottile, ignota ed oscura, per incontrare e rendersi conto che esiste un mondo abitato che lo attende. Che c’è un mondo, ad una densità diversa dell’esistenza, che la Terra sta raggiungendo attraversando il suo buio.

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