Fin dalla nascita la normalità ci porta a concepire e vivere il possesso. Gli attaccamenti diventano la logica conseguenza e questo costringe a stazionare su un certo tipo di frequenze, quelle egoiche. Cosa che, solo perché non si è abituati, non permette di considerare che c'è dell'altro, un oltre possibile e raggiungibile.

Vibrazioni


Realizzare quel che si concepisce non è semplice, ancor di più quando si parla di vibrazioni. Ed a maggior ragione se si tratta di spostarsi di frequenza, di portarsi in quella animica.

Spostarsi di frequenza, portarsi su quella animica richiede costanza ed esercizio. Concepito che esiste bisogna approcciarla e stabilizzarvisi.

Stazionare nella frequenza dell'anima comporta una centratura diversa rispetto a quella egoica. Infatti il flusso che la alimenta nutre la coscienza ad un livello più sottile rispetto ad esigenze materiali o pseudo spirituali.

Il flusso animico si basa sulla universalità. Distribuisce benessere e fratellanza a chiunque vi acceda, ma accede solo chi ha come intento la ridistribuzione totale di quel che riceve.
Trattenendo nulla si permette che il flusso stesso si esprima attraverso di sé; attraverso la propria opera per costruire Pace e Libertà.

Spostarsi sulla frequenza animica è una questione di consapevolezza. Sapendo che c'è, che esiste, bisogna centrarsi sulla stessa accettandola; permettendo che avvenga mentre le si va incontro.





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