Durante la maggior parte del giorno
ognuno è solo con se stesso; nella mente con i propri pensieri.
Pensieri che poi tanto propri non sono perché anzi difficilmente
capita di elaborare per tanto tempo un proprio concetto. Sfugge.
La mente è fatta così. Consente che
si ricevano informazioni ma non è suo il compito di trattenerle. Non
ha tale funzione perché questa compete all’uomo.
Capire il perché fa la differenza ed
è molto importante.
Si è abituati a ragionare in funzione
di misure, di volumi; quando un recipiente è pieno non può contenere
altro.
Questo recipiente che è la mente
funziona in modo diverso. Sostanzialmente diverso perché non occupa
spazio e per conseguenza non può riempirsi.
La mente non può essere riempita
perché, filtro tra coscienza e personalità, ha funzioni di schermo;
uno schermo particolare dove si riflette tutto ciò che la
personalità attrae e la coscienza deve vagliare.
La coscienza in effetti è la capacità
della personalità di stabilizzarsi su certe frequenze di modo che la
mente trasmetta ciò che si vuole e non quel che capita.
Parlare di coscienza, mente,
personalità può dare adito a confusione e pertanto è importante
stabilire la funzione della coscienza; per capire anche chi
trasmette quel che la mente riceve e la personalità acquisisce
tramite la coscienza.
Esistono tanti piani di coscienza
attraverso i quali acquisire consapevolezza della realtà. Quello
umano è letteralmente legato con il fisico e con l’eterico ed anzi
la sua funzione è quella di accorparli in un unico sentire.
Accorpare che significa realizzare un piano di coscienza in cui la
consapevolezza che si ha consente il contatto con dimensioni più
profonde dell’esistenza.
Esistenza e coscienza sono
interconnesse; come in una scala di valori non si può alterare una
funzione connessa senza modificarne la consistenza, così pure non è
possibile accedere ad una scala diversa attraverso una funzione se
questa non è contemplata.
La mente è una funzione della
coscienza che consente alla personalità di muoversi in tale ambito,
quindi nell’ambito della coscienza umana.
Modificare gli attributi della mente
equivale a spostarsi da un campo di percezione ad un altro; un campo
di percezione - coscienza con sue funzioni, diverse da quelle della
mente umana perché se no la stessa sarebbe già in grado di percepire
ciò che avviene.
L’uomo ha una sua personalità ed
agisce secondo coscienza.
La funzione della coscienza umana è
destreggiarsi tra gli opposti creando equilibrio. Quando ciò
avviene, quando questo equilibrio viene quindi realizzato, si passa
ad una scala diversa dove la mente si trova in una sua condizione
diversa, di quiete. Può innescare una sua funzione diversa, nuova ed
innovativa rispetto a ciò che l’attuale consapevolezza umana
consente; consentendo di fatto l’accesso ad un piano di coscienza
diverso e più profondo dove anche la morte si dissolve per il
raggiunto e realizzato equilibrio con la vita. |