Esseri
evoluti ci parlano e se si vuole si può riuscire a coglierne il
messaggio che (universale e rivolto alle coscienze) è oltre
l’interpretazione, la lingua e la cultura.
Questi
esseri, che risiedono ed operano in piani di coscienza diversi dal
nostro, sono preposti a garantire la formazione di fasce di omogeneità
in grado di assistere e supportare chi nel bisogno deve trovare
sostegno ed appoggio per riuscire a superare momenti in cui, se
mancano i riferimenti, si rischia il collasso a livello collettivo.
La
formazione della coscienza dipende sì dalle esperienze, ma anche
dalle indicazioni che le suggeriscono come strutturarsi quando momenti
difficili e nuovi non possono essere affrontati con le proprie sole
capacità.
Se
è pur vero che l’uomo è libero di evolvere nel modo in cui traccia
il suo iter sulla Terra, è altresì evidente che ha bisogno di una
mano quando gli eventi verso i quali va incontro non sono causati
delle sue azioni.
Se
vogliamo la responsabilità dell’uomo sta nel non essere riuscito a
portarsi oltre la fascia dimensionale che gli fa da velo e che non gli
consente di vedere in profondità; profondità che si trova nel suo
stesso essere.
L’uomo
non riesce a percepire che all’interno di sé c’è il laboratorio
che crea e modella la realtà che poi col tempo egli stesso
materializza.
Questo
però, poiché non è responsabilità del singolo (troppo spesso
tenuto all’oscuro da ciò che lo riguarda in modo sostanziale), non
può costituire una zavorra così pesante da non offrire delle
possibilità su come affrontare ciò verso cui va incontro.
E
ciò verso cui si va incontro è già iniziato. Si è nella fase
critica dove bisogna superare ostacoli senza la debita preparazione.
Quello
che ogni uomo dovrebbe attuare per se stesso (e cioè affrontare e
superare il suo inconscio attraversando quello collettivo) ora avviene
in maniera globale. Si è costretti a partecipare ad una azione mista
dove realtà tangibile e realtà invisibile (o aldilà) si incontrano
per fondersi in un unico stato di coscienza; esperienza questa che
manca perché non attuata singolarmente.
Ecco
allora l’indispensabilità degli aiuti. Aiuti necessari per
sopperire a quanto, se lasciato a se stesso, costituirebbe addirittura
una perdita di capacità a livello generale senza essere una
possibilità per partecipare alla vita in stati più profondi della
esistenza.
Vita
ed esistenza costituiscono griglie di appoggio per le coscienze.
Un
genere di vita è ancorato ad un certo modo di essere, ad un certo
modo di esistere all’interno di una fascia energetica (griglia/e)
che permette di espandersi (in quanto coscienza capace di muoversi ed
agire in tale dimensione).
Queste
protezioni sono facilmente individuabili quando riguardano regni della
natura che l’uomo considera inferiori rispetto a sé per grado ed
evoluzione.
Quando
ciò però riguarda la Terra, pianeti ed altro, ecco che puntualmente
non si vuol considerare che anche loro costituiscono un genere di vita
in cui l’esistenza si sviluppa in maniera proporzionale e funzionale
al loro essere; e pertanto anche loro necessitano di griglie a
protezione del loro iter evolutivo.
Così
quando accade che un passaggio evolutivo riguarda un pianeta o
l’intero sistema, (anche se poi tutto è sempre connesso con
profondità diverse, che però non sono evidenti visto gli stati di
coscienza che si dovrebbe essere in grado di integrare in se stessi),
ecco che sfugge che la pulizia energetica riguarda e coinvolge
l’intero pianeta; con tutto ciò che vi risiede.
Pulizia
energetica per la Terra significa sciogliere tutto ciò che ristagna
attraverso la presa di coscienza che nulla è separato.
Non
ci sono salti nel vuoto; solo la mancanza di capacità ferma il
proprio essere animico quando tende verso ciò che sempre più lo
avvicina all’unità.
Ogni
passaggio evolutivo infatti rappresenta perdita di capacità del
proprio essere a favore di qualcosa che lo contiene; e che si sa
essere già dentro di sé.
L’uomo
non è in grado (né nella condizione, solo perché i tempi lo
prevedono) di attraversare volontariamente e con coscienza la porta
che gli si para incontro.
Ecco
allora indispensabile l’aiuto e l’assistenza da entrambe le parti
del velo; da parte di chi in attesa accoglie, e da parte di chi
(operativo per altro verso proprio sulla Terra) esorta a condurre a
termine il passaggio; spronando e spingendo.
Chi
è operativo sulla Terra lo è in funzione del suo risveglio
attraverso le sollecitazioni che la sua coscienza è stata in grado di
elaborare facendo propri insegnamenti che da sempre si riversano sulla
Terra (dall’altra parte del velo, dall’invisibile) proprio per
preparare ad affrontare eventi collettivi che periodicamente fanno da
cernita dopo aver proposto l’ingresso in reami dove vige la
immortalità.
Il
passaggio attuale propone l’ingresso proprio nella dimensione dove
per esserci occorre aver concepito l’immortalità realizzando tale
conquista. Realizzandola attraverso le indicazioni e l’aiuto di
esseri speciali che da sempre svolgono tale compito con assoluta
abnegazione poiché tale è la loro indole: donare amore, sostegno e
formazione.
Questo
oggi deve essere fatto accelerando i tempi perché i tempi non possono
attendere.
|