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La Forza

1 luglio 2005

 

Riconoscere la Forza dentro di sé è un obbligo perché da ciò ne derivano benefici e giovamenti.

La Forza si sviluppa quando viene vinta la paura. Quando la cosiddetta Fede apre il cuore all’ascensione e, spirito dentro di sé, rende consapevoli che da sempre si è solo ad un passo da ciò che (dentro di sé) da Luce, Pace e Libertà.

 

La membrana energetica che fa da (specchio) vetro-contenitore e non consente l’accesso al proprio vero essere con tutto ciò che ne consegue, è costituita da una cortina psicologica alimentata (e che alimenta) da paure connesse ad ego e fisicità.

 

La paura di perdere quello che si ha fa perdere il più grande dono che si ha già.

La paura della morte non fa cogliere la vita.

La paura in fondo di scoprire chi si è non fa cogliere chi veramente si è e costringe a vivere con le poche risorse che fisicità ed intelletto comune possono esprimere, rinunciando di fatto all’apporto di enormi ricchezze già completamente disponibili. Ricchezze di comunione dove tutto è a disposizione di tutti ed ognuno si prodiga affinché l’altro non abbia delle necessità.

 

La fratellanza cosmica multidimensionale esprime bene i valori che, prendendo per mano, fanno percorrere un cammino di resurrezione. Resurrezione affinché nella carne ed attraverso la carne si concepisca di essere già vivi dove non si muore, in quell’aldilà che è oltre l’eterico ma che è già dentro di sé.

Basta aprire la porta ed entrare vincendo remore, paure e perplessità.

 

Il vero coraggio che manca all’uomo è affrontare se stesso, e questo gli comporta sofferenza e mortalità.

 

Accorgersi che non si muore è un attimo. Poi però occorre stabilizzarsi in chi, immortale, può essere presente sole se riconosciuto, accettato e praticato.