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Attivazione

30 giugno 2005

 

L’attivazione della coscienza cristica determina un salto di qualità. È un passaggio attraverso una porta che si apre spontaneamente quando la coscienza umana sente il bisogno totale ed incondizionato di cambiare in modo radicale per dedicarsi completamente alla realizzazione del piano divino in cui si trova inserita.

 

Poiché la coscienza umana non è consapevole di fare parte di una struttura metafisica che la compenetra e la indirizza in modo tale che tramite gli stimoli avvenga il risveglio con conseguente aspirazione verso piani della realtà meno densi e più propensi verso valori spirituali, è ovvio che si dibatta in mille perché prima di concepire che l’oltre è già in sé.

 

L’oltre del resto è ciò che non si concepisce e che, poiché tale, sfugge alla percezione.

 

È un fatto di coscienza e la coscienza umana, basata sulla fisicità, non può concepire oltre le sue possibilità. Deve modificarsi. Cosa che avviene attraverso un cammino di luce e resurrezione.

 

Risorgere attraverso la luce implica un passaggio. Attraversare una porta celeste che immette in una coscienza diversa; in quello che si è in quell’oltre di cui mancava la percezione.

 

Certamente è solo l’inizio di un viaggio, ma risorti a nuova vita costatando l’immortalità. Perché, essere già vivi in Terra anche nell’oltre, non può che produrre una consapevolezza diversa: di capacità. Non di apprendimento ma di capacità.

 

Essere consapevoli che non si muore, constatandolo, produce effetti anche a livello fisico oltre che psicologico.

Si diventa diversi perché la vita viene concepita in modo diverso.

L’atavica paura della morte (blocco per mente, coscienza e cellule, tutte condizionate dalla ineffabilità di un destino che alla nascita deve contrapporre la morte) non ha più motivo di essere nel momento in cui la morte stessa perde significato perché consapevolmente certi, avendolo constatato direttamente, di essere vivi (già vivi in modo cosciente) in quel regno che non poteva comparire perché non sperimentato né vissuto da chi dalla carne solo dopo (dopo la morte nel fisico) scopriva (dovendolo anche appurare) che non si muore.

L’attivazione della coscienza cristica rappresenta un momento unico; il momento in cui l’uomo s’accorge che vita è tutt’altro rispetto alla semplice fisicità ed inizia a far parte della catena universale per il mutuo soccorso. Catena che rende effettivi disegni la cui attuazione tiene conto della vita in ogni sua forma e non soltanto di quella umana.