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Cosa succede

25 febbraio 2009

Per sapere cosa ci aspetta bisogna conoscere cosa succede. Vita nuova quella che ci aspetta perché ogni tanto succede che la vita cambia e si rinnova. Per ripartire, su nuove basi, su una coscienza rinnovata in grado di supportare l'uomo verso un futuro prossimo e migliore. Rendendolo capace di spaziare dove prima la coscienza si fermava; poteva concepire solo fino ad un suo limite massimo che non consentiva di apprendere ciò che oltre la morte pare fantasia. E fantasia resta per chi separato dal suo sé, dalla sua interiorità, vive all'oscuro delle grandi possibilità che la vita offre a chi la abbraccia e la comprende nella sua struttura più sottile rispetto a quella umana.

Si tratta di svegliarsi in una nuova dimensione. Svegliarsi letteralmente per partecipare ad un ampio progetto che pone l'uomo alla guida di un anello della evoluzione che congiunge il mondo fisico con quello animico; ma non psichico.

Essere in sintonia col proprio sé, con chi si è nel profondo di se stessi, produce una cofigurazione diversa dell'assetto uomo. Diversa ed in grado di sostenere e supportare cambiamenti fortissimi che la natura è in grado di produrre quando i tempi cambiano per presentare un nuovo ciclo della evoluzione. Dove l'uomo diventa nettamente diverso rispetto a prima, capace di adempiere a compiti di indirizzo di coscienze (a lui inferiori per grado di intensità di percezione) verso la loro naturale propensione che per questo deve essere agevolata.

L'uomo nuovo, l'uomo che sorge, è un essere speciale, così come è speciale la sua essenza da sempre dentro e che ora può manifestarsi per renderlo tale. Uomo che può conoscere vie diverse per accedere dove le distanze paiono incolmabili e l'invisibile regna sovrano per chi ha ancora gli occhi chiusi su tale realtà poiché conformato nell'assetto fisico e basta.

Aprire gli occhi, svegliarsi, è rinascere a nuova vita accorgendosi che la realtà è molto più profonda rispetto a quanto si pensava fosse. Profonda e radicalmente diversa. Basti pensare che per esserci si diventa in automatico immortali.