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Finalmente 9 luglio 2007 Si tratta di definire, si tratta di capire che finalmente ci si muove veramente verso la nuova realtà. Ci si sposta letteralmente in una nuova dimensione – condizione. Si accetta di essere ciò che la vita intende esprimere anche attraverso la propria opera al servizio della causa comune che vede impegnati quanti intendono diffondere conoscenza basandosi su ciò che divengono e non su quel che vogliono. Volere, nel senso di pretendere per sé, è un attributo che mal si addice a chi invece pone se stesso al servizio della causa comune che, ben per questo, opera in modo che ogni cosa abbia corretta collocazione (tenendo conto anche e proprio di chi con la sua opera contribuisce ad alimentare il flusso e la portata). Questo consente al benessere di pianificare la sua opera e di conseguire gli adattamenti necessari affinché i più abbiano ad usufruire di una corretta informazione esente da paure e, cosa più importante, gratuita. Nessuno deve trarre profitto da ciò che ha ricevuto gratuitamente in prima persona. Ecco che così prende consistenza una struttura adeguata a sostenere il cammino di quanti intendono dedicarsi a questa opera di rinnovamento ponendosi al servizio della struttura stessa. Così che interagendo tutti si possa trarne beneficio per un mutuo sostegno. Chi partecipa sa di farlo per il bene comune, per consentire la crescita collettiva attraverso quella che si può definire fratellanza. Una fratellanza che si esprime su più livelli tutti tendenti verso un unico scopo: elargizione del bene comune attraverso donazione di sé affinché la conoscenza non sia mera cultura ma incarnazione che si manifesta come realtà. E questo è possibile quando tutti si opera non per un proprio tornaconto ma per la realizzazione di un progetto che veicola verso un modo più profondo di intendere e vivere la vita. Verso una dimensione diversa dove diverso è il modo di concepire la vita. Dove la vita è immortale senza doverlo sperimentare avendolo già fatto. Dove concepire significa agire e non ipotizzare.
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